La Regione porge un aiuto concreto e immediato agli artigiani della Sardegna che con abili mani e un bagaglio di sapere portano avanti le trazioni dell’isola.

Il finanziamento a fondo perduto, in conto interessi e in conto capitale, arriva con la legge 949/52 dell’Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio che rispetto agli anni passati ritrova una delibera con un’importante e sostanziale novità.

L’Assessore Gianni Chessa, infatti, in seguito ad un incontro con il suo Capo di Gabinetto Giuseppe Calvisi, originario di Bitti, ha deciso di portare la quota del fondo perduto dal 40 all’80% da concedere agli artigiani che operano nei comuni della Sardegna dichiarati in stato di calamità naturale a seguito degli eventi meteorologici avversi verificatisi nella giornata del 28 novembre 2020.

“Solo con interventi immediati e concreti si può far fronte al delicato momento che stiamo attraversando a causa degli effetti creati dalla Pandemia e non solo” spiega il Capo di Gabinetto del Turismo. “Bitti, ad esempio, ha subito importanti danni economici in seguito alla devastante alluvione dello scorso novembre che ha compromesso l’attività di numerosi artigiani: in poche ore, sotto l’impeto della pioggia e del fango, molti di loro si sono visti distruggere quanto costruito in anni di lavoro e duri sacrifici. Ho ritenuto opportuno portare all’attenzione dell’Assessore Chessa i dati di una situazione disastrosa e urgente da risolvere”.

Dunque, per consentire alle imprese artigiane ricadenti nelle aree interessate di fronteggiare l'ulteriore fattore di crisi, che si viene ad aggiungere all'emergenza epidemiologica in atto, l'Assessore del Turismo, Artigianato e Commercio ha proposto alla Giunta regionale l'innalzamento dell'intensità̀ dell'aiuto all'80% in conto capitale, che il presidente Christian Solinas ha immediatamente approvato.