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“Una struttura nata per ospitare un carcere di massima sicurezza che oggi ospita 8 ragazzi di cui solo 2 provengono dalla Sardegna. Un edificio di 5mila metri quadri fatiscente e pericolante in diverse parti. Vetri rotti, umidità, ruggine ovunque”.
Sono parole colme di rabbia quelle di Irene Testa, la neo garante dei detenuti per la Regione Sardegna, che parla delle condizioni catastrofiche in cui versa il carcere minorile di Quartucciu.
“Caseggiati in stato di abbandono circondano l'edificio principale. Il secondo piano della struttura dove alloggiano i ragazzi è stato chiuso perché pericolante. L'ultima bolletta della luce ha comportato una spesa di 29 mila euro. Non ho al momento il dato dei milioni di euro che ogni anno si spendono per tenere in piedi una struttura di questo tipo” prosegue Testa.
“In tanti anni che visito le carceri non ricordo di aver mai visto una struttura del genere. Pensare di rieducare i ragazzi in luogo del genere non è accettabile – dice la neo garante - Una situazione talmente grave che costringe non solo i ragazzi ma tutto il personale che lavora all'interno a vivere in uno stato di sofferenza e degrado”.
“Chiederò con la massima urgenza alle autorità competenti di attivarsi affinché l'istituto di Quartucciu possa essere chiuso il prima possibile e i ragazzi inviati in comunità, luoghi più adatti e più efficaci per il loro reinserimento nella società” conclude Irene Testa.