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È trascorso un anno da quell’omicidio il cui eco non ha mai smesso di rimbombare dentro la testa e nei cuori di tutti i sardi. Il sorriso di Mirko Farci si è spento all’età di 20 anni proprio l’11 maggio 2021, nel disperato tentativo di difendere la madre, Paola Piras.
“Una data, quella di oggi, che segna la nostra comunità ancora sgomenta da quanto accaduto – scrive il sindaco di Tortolì Massimo Cannas -. Una comunità che non dimentica e ricorderà sempre il sacrificio di questo giovane eroe che con il suo coraggioso gesto ha dato una grande lezione di vita a tutti noi. La nostra vicinanza alla mamma Paola, ai due fratelli e a tutti i suoi cari. Ricordiamo l’evento di sabato 14 maggio “Luci in Ogliastra per Mirko” e la messa commemorativa che verrà celebrata alle 18 nella chiesa di San Giuseppe”.
In questa giornata, il fratello maggiore di Mirko, Lorenzo, ha pubblicato un post struggente:
“Ciao Mirko. Oggi è passato un anno da quando… com’è che si dice? Sei passato a miglior vita? Sei volato via? Non so… qual è la frase che si usa in questi casi, quando ti ammazzano?
È passato un anno da quando non ci sei più. Sei sparito, d’improvviso, e hai lasciato un grande vuoto, un vuoto incolmabile”. Inizia così il lungo post struggente pubblicato oggi dal fratello di Mirko, Lorenzo. “L’eco delle tue risate non si sente più, non c’è più il tuo profumo e non ci sono più i tuoi messaggi, le tue parole. Non sbatti più le palpebre sui tuoi occhi verdi e non muovi più i tuoi piedi strisciandoli a terra, né le tue labbra formano più il tuo sorriso. Non posso più stringerti in un abbraccio fraterno, o vederti giocare a pallone. Quel corpo che animavi è stato svuotato della tua essenza, torturato senza pietà, rinchiuso in una stanza allagata del tuo sangue, poi in un sacco di plastica della scientifica. Ripenso al tuo corpo martoriato, quel corpo troppo lungo e troppo giovane per stare dentro quella bara.
Ripenso a tutto ciò e sembra incredibile, una realtà sospesa, come se tu ti fossi assentato temporaneamente e noi, con ansia, aspettiamo il tuo ritorno.
Sei stato un figlio, un nipote e un fratello amato, ma ti è stata strappata via la possibilità di essere zio, marito, padre, nonno. Non hai mai avuto padroni, non sei mai stato di nessuno e sei sempre stato presente per tutti, hai vissuto libero.
Hai vissuto la tua vita sapendo che non saresti stato mai più giovane, ma nessuno immaginava che non saresti stato mai adulto.
Ci manchi un sacco, Mirko. Manchi a tutti, ma soprattutto manchi a me e Samu… i tuoi due fratelli che tanto ti adorano. Continueremo ad essere tre fratelli, uniti da un affetto e un amore che scavalca il confine tra la vita e la morte.
Noi celebreremo la tua breve, intensa e folgorante vita, ci assicureremo che il tuo nome, la tua storia e il tuo gesto non vengano mai dimenticati. Ci batteremo fino all’ultimo minuto per darti giustizia e il giusto ricordo che meriti. Promesso, fratellino. Promesso”.