La chiesa di Santa Croce di Semestene, demolita nel 1967, rivivrà anche grazie a un murale. Nei giorni scorsi, infatti, è stato portato a compimento il disegno realizzato dall’artista Pina Monne, autrice per altro di altri murales nel piccolo paese del Meilogu, che fa parte di un progetto complessivo di riqualificazione dell’area omonima.

Una storia complessa, quella che riguarda questo edificio religioso, iniziata proprio nell’anno 1967, con la demolizione dopo quasi 10 anni di abbandono. L’anno successivo, cioè il 1968, la Soprintendenza di Sassari prese in custodia, a titolo di deposito, i due portali della Chiesa. È del 1999 il primo tentativo dell’allora Amministrazione comunale di riportarli a casa, andato a vuoto, Ne seguirono altri, sempre senza successo. Siamo nel 2013 e il sindaco Stefano Sotgiu inoltra una nuova richiesta al Soprintendente, stavolta con una risposta positiva ma con tutta una serie di condizioni: una di queste la demolizione del caseggiato che ha ospitato, fino a qualche anno fa, l’ambulatorio.

Una volta compiuta quest’operazione, si è provveduto a una serie di scavi archeologici nel sito che hanno portato alla luce importanti resti dell’edificio religioso. In tutto questo lasso di tempo, grazie a un lavoro fatto in simbiosi dall’Amministrazione comunale, in particolare dal geometra Antonangelo Piu, con i tecnici della Soprintendenza, si è proceduto alla stesura dei progetti necessari per portar.   e a compimento riportare a casa i portali, oltre che a un concorso di idee, vinto dall’architetto Virgilio Colomo di Nuoro.

Il benestare tanto atteso arriva il 15 febbraio di quest’anno. Il 27 maggio si è svolta la cerimonia di bentornato a casa. Il murale ricade nel progetto complessivo di riqualificazione dell'area di Santa Croce, un edificio religioso “All’aperto” circondato da un giardino.

«Il tema prevedeva – queste le parole del geometra Piu – la riproduzione, in bianco e nero, della antica chiesa di santa croce prima della sua demolizione. L'artista ha riprodotto la chiesa utilizzando una serie di fotografie gentilmente concesse al Comune dall'archivio fotografico della Soprintendenza scattate poco tempo prima della demolizione avvenuta nel 1967». Inoltre il disegno è composto da una riproduzione di un particolare del portale maggiore, una donna nell’atto di filare la lana e una bambina.

Dopo la fine del restauro dei due portali, in questi giorni è stata anche disposta l'aggiudicazione definitiva dei lavori di completamento dell'area. Subito dopo le feste si procederà al consolidamento dei resti monumentali della chiesa e del selciato spagnolo, alla realizzazione dell'impianto di illuminazione e di irrigazione, la sistemazione a verde dell'area con piantumazioni e la realizzazione delle pavimentazioni pedonali di tutta l'area e parte a prato verde.