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Domani mattina, dalle 9 alle 13, davanti alla sede del Rettorato in via Università ci sarà un presidio dei 132 lavoratori che svolgono attività di portierato e servizi esecutivi in appalto per l’ateneo cagliaritano e che, con il nuovo affidamento, rischiano un taglio netto degli stipendi.
La manifestazione si inserisce nel quadro della mobilitazione avviata da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil, che hanno proclamato lo stato di agitazione e chiesto un incontro urgente all’amministrazione universitaria e alla rettrice Maria del Zompo.
La decisione di organizzare il presidio di protesta è stata presa lunedì scorso, dopo l’incontro con i responsabili dell’Associazione temporanea di imprese Coopservice che si è aggiudicata il nuovo appalto dal 1 novembre e l’assemblea di lavoratori, preoccupati per le nuove condizioni del servizio, legate a un taglio di risorse da parte della committente, l’Università.
Il nuovo inquadramento contrattuale, conseguenza di un capitolato che prevede 14 euro lordi l’ora contro i 17,50 del vecchio appalto, porterebbe a una busta paga ridotta di 450 euro lordi per i 67 impiegati, e di 100 euro lordi per i 65 portieri. Condizioni del tutto inaccettabili per sindacati e lavoratori, malgrado la disponibilità di una delle cooperative a integrare una parte della differenza di retribuzione.
Da qui l’appello unitario delle categorie alla rettrice Maria del Zompo, affinché si faccia carico di favorire il confronto con il sindacato e sia conseguente agli impegni presi lo scorso luglio quando, nel corso di una riunione in vista del nuovo appalto, aveva garantito personalmente che non ci sarebbero stati problemi per i lavoratori.