L'università di Nuoro avvierà una serie di progetti green in collaborazione con Laore, Forestas e alcune amministrazioni comunali del territorio come quelle di Desulo e Belvì. L'iniziativa nell'ambito dell'avvio del centro Restart, in via Salaris, finanziato dalla Regione. "Il compito del centro è innanzitutto di sostenere lo sviluppo sociale ed economico della provincia - spiega a La Nuova Sardegna il commissario del consorzio universitario, Fabrizio Mureddu -. Lo farà attraverso studi, analisi e diagnosi, con l'obiettivo del recupero di contesti agro-paesaggistici, antropologici e archeologici. Ma anche con un'attività di supporto alle imprese verdi".

Nell'ambito del programma transfrontaliero Eni-Cbcmed, il consorzio universitario studierà il rilievo delle piante mediterranee riguardo agli obiettivi di sostenibilità per l'uomo e per il pianeta. Un progetto da oltre 2 milioni di euro guidato dall'università di Cagliari. Anche il progetto "Fainas" punterà  ad azioni di miglioramento della qualità della vita con approfondimenti sui valori salutistici e terapeutici dei frutti rossi presenti nell'Isola. A commissionare quest'ultima ricerca è una rete di imprese interessate a coltivarli.

Alla valorizzazione dei boschi tenderanno altri due progetti locali. Il primo studierà i complessi forestali della Sardegna interessati da interventi di rimboschimento e prevenzione contro gli incendi. Una particolare attenzione verrà rivolta alla coltivazione del tartufo. A Desulo il consorzio avvierà un seminario sulla valorizzazione del castagno. In collaborazione con il Comune di Belvì, invece  il progetto di agricoltura sociale "Treis", in fase di approvazione. L'obiettivo è l'inserimento di 8 persone disabili che troveranno nelle attività a contatto con la natura una sorta di terapia. Del gruppo di lavoro faranno parte anche la comunità montana Gennargentu-Mandrolisai, l'istituto per l'agricoltura di Sorgono e la fondazione "Gabriele Bacchiddu". Laore e la rete d'imprese Sinnos affiancheranno il consorzio nel piano di filiera dell'allevamento del suino con il sistema del brado

Anche il sistema museale della provincia nuorese sarà interessato dalle attività del centro di ricerca. Qua i progetti rientrano anche in un piano relativo all'Unione Europea che coinvolgerà Francia, Toscana e Sardegna. "Per l'isola è stato scelto il sistema dei musei della provincia di Nuoro - ancora Mureddu -. Il nostro centro di ricerca ne studierà le caratteristiche, le potenzialità, così da metterli in rete e potenziarne le capacità attrattive. Da tenere presente che, per gli stessi musei, c'è un finanziamento di 7 milioni di euro da parte della Regione, all'interno del progetto di rilancio del Nuorese. Noi in questo secondo intervento predisporremo il piano strategico, su incarico della Provincia".