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Roma, 11 apr. (TMNews) - E' di 22 arresti in Grecia, Svezia e Spagna, il bilancio dell'operazione "Foedus 46" contro l'immigrazione clandestina, condotta dalla polizia di Stato di Orio al Serio. Le indagini degli uomini della polizia di frontiera italiana hanno portato all’arresto nei tre diversi stati membri Schengen (Grecia – Svezia – Spagna) di ventidue cittadini stranieri (egiziani, indiani, pachistani, siriani e romeni) e inibito l’espatrio dalla Grecia verso lo spazio comune Schengen (Italia – Spagna - Belgio – Germania – Svezia – Norvegia) di numerosi cittadini di paesi terzi, con falsa documentazione identificativa. Gli accertamenti, nel corso delle numerose indagini relative a persone arrestate o indagate per immigrazione clandestina, sono partiti dall’analisi dei Pnr (Passenger Name Record) la quale rilevava una presenza ridondante di un indirizzo mail intestato a un’agenzia di viaggi con sede ad Atene e gestita da un cittadino di nazionalità indiana. Il successivo confronto dei dati ha permesso di appurare che quell’indirizzo di posta elettronica era comune a molte prenotazioni effettuate da decine di cittadini di paesi terzi (albanesi, egiziani, siriani, pachistani, somali, eritrei, romeni) i quali, nel corso dell’anno 2014, avevano tentato di entrare illegalmente in Italia e di muoversi in altri Paesi dello spazio Schengen, con falsa documentazione identificativa. Dall’accertata correlazione tra la mail e il transito di migranti in posizione irregolare, è scaturita una “cooperazione informativa” tra le autorità di polizia di frontiera di diversi stati membri e una “collaborazione operativa” con la Direzione Centrale della Polizia Criminale attraverso l’esperto per la Sicurezza in Grecia - Scip, Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia Italiana. Lo scambio di informazioni effettuato in tempo reale (prenotazione/imbarco) ha portato alla scoperta di un vasto traffico di migranti irregolari che, dalla Grecia, si dirigevano verso gli Stati dell’Unione Europea, soprattutto Italia, Svezia, Spagna, Belgio e Germania. Ulteriori dettagli saranno forniti nel corso della conferenza stampa che si terrà alle ore 11 presso gli ufficio della Polziia di Frontiera.
La Polizia a Quartu Sant’Elena, nella serata di ieri, ha proceduto all’arresto di uomo di 56 anni di cui sono state rese note soltanto le iniziali del nome, si tratta di F.S., per il reato di maltrattamenti e minacce aggravate.
Intorno alle ore 21.30 è stato richiesto l’intervento di una Volante del Commissariato di Quartu Sant’Elena in quanto una donna, unitamente ai propri figli minori, era stata nuovamente minacciata di morte e maltrattata dal proprio coniuge.
Gli agenti, giunti sul posto, hanno accertato che poco prima l’uomo, rientrato a casa e sentendo la figlia minore piangere, ha subito accusato la propria moglie di non essere una brava madre e nel contempo ha inveito contro l’altro figlio minore, intento a giocare ai videogiochi, strappandogli di mano il controller ed il telefono cellulare e lanciandoli contro il muro.
I poliziotti hanno riscontrato da subito uno stato d’ira dell’uomo, in particolar modo nei confronti del figlio maggiorenne della donna, nato da una precedente relazione.
Una volta ascoltata la versione del 56enne, gli agenti si sono avvicinati alla donna e al figlio maggiorenne, mentre l’uomo, con una mossa fulminea, ha afferrato un coltello da cucina scagliandosi contro il figlio più grande riuscendo a colpirlo con dei pugni. F.S. è stato immediatamente bloccato e disarmato per poi essere arrestato.