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E' morto Mario Porcu, maresciallo dell'Aeronautica che aveva prestato servizio nei poligoni militari di Quirra e Capo Frasca, in Sardegna, e che da tempo combatteva contro un tumore.
Dopo aver scoperto di essere malato, Porcu aveva chiesto di essere indennizzato dal ministero della Difesa appellandosi alla mancanza di opportune protezioni. La notizia del decesso è stata data da Falco Accame, presidente dell'Anavafaf, associazione che si occupa di assistenza alle famiglie delle vittime arruolate nelle forze armate.
"Purtroppo - scrive Accame - la morte del maresciallo Porcu è prova dei gravi rischi che esistono nei poligoni della Sardegna, dove hanno operato anche Paesi stranieri non appartenenti alla Nato, come Libia, Israele e altri Paesi dell'Est, i quali si sono limitati a fare autocertificazioni circa le armi impiegate, oltre che a effettuare una bonifica in proprio, evitando così i controlli italiani. Per di più non è mai stato emanato un bando internazionale di divieto di armi all'uranio impoverito".
"E' auspicabile - afferma - che finalmente si impedisca l'uso dei poligoni senza la possibilità di esercitare i dovuti controlli e si impartiscano rigidissime norme di protezione del personale".
Sui risarcimenti dovuti dallo Stato, Accame esprime la necessità che "si emanino nuove disposizioni per i risarcimenti chiesti al comitato di verifica per le cause di servizio: vanno corretti gli errori esistenti circa l'attribuzione di risarcimenti che andrebbero assegnati in base alla probabilità e non, come avviene oggi, in base al nesso di certezza".
Infine il presidente dell'associazione si augura che "il ministero dimostri una maggiore sensibilità per questi drammatici casi e solidarietà alle vittime e ai loro familiari".