“Con rammarico abbiamo appreso dalla stampa che il medico, a cui la ASSL di Lanusei aveva affidato un incarico temporaneo di sostituzione del medico di famiglia andato in pensione un anno fa, ha rinunciato a ricoprire quella posizione in quanto avrebbe ricevuto una proposta ben più accattivante da una struttura privata. Oggi apprendiamo, invece, che la Direzione Sanitaria di Lanusei ha stipulato un nuovo contratto semestrale con un altro professionista: certamente questo consente nell’immediato di rimediare all’emergenza, ma non risolve il problema. A breve la comunità di Ussassai si troverà di nuovo sfornita di un servizio primario indispensabile e, fatto ancora più grave, ad oggi non è dato sapere se, fra sei mesi, si troverà ad esserne nuovamente sguarnito”. 

Lo scrive, in una nota, il Consigliere regionale del Partito Democratico e Sindaco di Baunei, Salvatore Corrias, che non nasconde le sue preoccupazioni dopo le notizie che si rincorrono già da alcuni giorni su un disservizio che si verifica a scadenze regolari da circa due anni e che non sembra aver trovato ancora una soluzione definitiva. 

“Intendo chiedere – rimarca Corrias – quanto prima un incontro urgente all’Assessore regionale della Sanità per discutere di questa sgradevole situazione e ricercare una soluzione che possa dare continuità al servizio di medicina di base di una piccola comunità in sofferenza. Non si può far leva sul solito discorso dei numeri ridotti e della posizione geografica sfavorevole: il servizio di medicina di base va garantito in qualunque modo, anche laddove i costi fossero elevati perché la salvaguardia della salute non deve essere sottoposta a logiche di tipo economico”.

“Ritengo – queste ancora le sue parole – che la prima valutazione da farsi sia in relazione alle difficoltà degli spostamenti dai paesi dell’interno verso i principali centri, soprattutto nei mesi invernali, quando nevica e le strade sono ghiacciate e impraticabili: in condizioni normali, per raggiungere il presidio ospedaliero di Lanusei occorre quasi un’ora e diverse decine di minuti per raggiungere le comunità più vicine, ecco perché la presenza di una figura che possa intervenire almeno per il primo soccorso e per uno screening preliminare è irrinunciabile”. Sono vicino alla comunità di Ussassai alla quale garantisco sin d’ora il mio pronto impegno”. 

“Nel 2018, la Direzione Sanitaria locale ha inoltrato istanza all’Assessorato regionale per il riconoscimento di zona disagiata per Ussassai, dichiarazione questa che consentirebbe una importante agevolazione in termini di compenso al medico di base: ciò renderebbe l’incarico più appetibile. Ecco: ben vengano le soluzioni tampone, ma occorre – conclude Corrias – trovare delle misure definitive che risolvano una volta per tutte questo annoso problema”.