File di pazienti davanti all'ambulatorio e medico di base che torna operativo dopo 16 giorni. Sono sempre più evidenti i problemi e i disagi legati alla sanità a Ussassai, dove, denuncia il consigliere regionale del Pd Salvatore Corrias, "il diritto alla salute sta venendo meno". "Anzi - precisa Corrias -, diciamo che non c’è più, lì come in tutti i centri minori della nostra isola, lì come a Seui e a Gairo, dove ieri il medico ha dovuto fare i salti mortali per prestare il suo servizio e garantire quel diritto. Ma i medici, per quanto bravi, non hanno il dono dell’ubiquità, e i pazienti, per quanto pazienti, hanno perso la biblica virtù di Giobbe".

"Si dirà agli ussassesi, al Sindaco Chicco Usai, ai sardi figli di una sanità minore, a me che scrivo: 'Che vuoi farci, ve lo abbiamo detto mille volte che di medici non ce n’è, e che se anche li paghi, lassù nelle zone disagiatissime - attribuzione talmente brutta e fuorviante che basterebbe da sola a scoraggiare chi vorrebbe andarci - lassù all’addiaccio, nonostante gli incentivi, se ne guardano bene dall’andarci'. Hai voglia, dunque, di fare proteste e Interrogazioni consiliari, se poi siamo punto e a capo", aggiunge il consigliere.

"Questa Giunta, ora, ha chiesto al governo nuove regole per risolvere il problema, tanto da chiedere “pieni poteri” sulla sanità (che è l’altra faccia di chi, dalla stessa parte politica, chiede invece di commissariarla). Agli ussassesi, ai sardi tutti - evidenzia il politico -, poco importa se la questione si debba risolvere a Cagliari o a Roma. Importa che si risolva e basta. E che si risolva una volta per tutte".

"Si adoperino, dunque, il Presidente della Giunta e l’Assessore alla Sanità, si adoperino presso il nuovo governo e il nuovo Ministro affinché si adottino scelte definitive e durevoli. Per Corrias "non ci sono più alibi che tengano, né a destra né a sinistra. C’è solo l’urgenza di salvare le nostre comunità che muoiono".