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"Molte amministrazioni con l’emergenza Covid hanno realizzato delle ciclabili in economia al fine di migliorare la sicurezza stradale ed incentivare le persone ad usare i mezzi a due ruote per ridurre il traffico e l’affollamento a bordo dei mezzi pubblici. Il Comune di Cagliari non ha deciso la realizzazione di nessuna nuova ciclabile andando a creare, con notevole ritardo, quella prevista dalla giunta precedente (corridoi 4 e 5 Repubblica-Montemixi- Poetto).
Una volta deciso di ridurre la carreggiata e creare la ciclabile, questa andava realizzata in continuità con gli altri percorsi e resa utilizzabile da subito. Il progetto invece è stato stravolto, eliminando la ciclabile in uno dei punti più a rischio (Piazza Maxia) in quanto è il tratto con la maggior pendenza dove, avendo una velocità ancor più ridotta rispetto alla corrente del traffico, i ciclisti hanno le maggiori possibilità di essere tamponati; è stata stralciata dal progetto anche la via Pessina, quindi le persone provenienti dal Poetto si trovano a dover teletrasportarsi, mentre in direzione Poetto, arrancano in salita rischiando di esser tamponati.
Sono stati posti dei segnali zona 30, ma la strada non ha assolutamente le caratteristiche di una zona 30, essendo una strada urbana di quartiere nonché un itinerario dei mezzi pubblici e dei mezzi di soccorso. Non risulta che sia stata fatta alcuna attività di controllo della velocità come in tutte le altre strade in cui sono stati istallati tali segnali. Pertanto passa il messaggio deleterio che non rispettare i limiti di velocità a Cagliari, non comporta alcuna conseguenza, nonché un danno erariale dovuto all’acquisto dei segnali e ai mancati introiti per le mancate sanzioni.
Il 10 luglio la FIAB ha segnalato sui giornali un pericolo in via Fiorelli e dal giorno tutti i cantieri sono stati bloccati e le ciclabili recintate con delle transenne; quindi, a fronte di una riduzione della carreggiata, non c’è stato alcun vantaggio in termini di sicurezza, anzi con le strade più strette la sicurezza è peggiorata. Non essendo stato attivato il servizio di bus notturni, promesso dal Sindaco in campagna elettorale, il 28 luglio sono stato costretto ad utilizzare il monopattino perché altrimenti non avrei trovato un mezzo pubblico per rientrare a casa dopo una cena con gli amici. Essendo le ciclabili inutilizzabili e non essendo stati realizzati gli attraversamenti ciclabili previsti dal progetto, sono stato costretto a circolare assieme alle auto ed una di queste mi ha urtato, facendomi finire al PS in ambulanza. Risultato dell'urto? Una mano e un braccio fratturati e una prognosi di 68 giorni di cure. I danni sono stati contenuti perché indossavo casco e guanti protettivi, nonché calzature chiuse e jeans lunghi.
A tutti può capitare di sbagliare, come successo all’automobilista che non correva e si è immediatamente fermato a soccorrermi. Invece è sconfortante vedere che il Comune, nonostante abbia ricevuto milioni di euro per mettere in sicurezza la strada, tenga i lavori fermi da mesi".
Michele Vacca polizia, Referente Sud Sardegna UTP associazione Utenti Trasporto Pubblico