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“Mi dispiace dover comunicare che nella nostra comunità non esistono le condizioni per l'avvio della campagna di vaccinazione (improvvisata), rivolta a una parte dei cittadini ultraottantenni”.
A dirlo è il sindaco di Pabillonis, Riccardo Sanna.
Il primo cittadino spiega: “ATS ci ha trasmesso ieri gli elenchi delle persone ultraottantenni chiamate inaspettatamente al vaccino per domenica 21 febbraio. Sempre ATS ha affidato ai sindaci e agli amministratori locali l'onere di contattare uno per uno i soggetti in elenco, di consegnare a loro la modulistica per l'esecuzione del vaccino e di invitarli a presentarsi presso i poliambulatori individuati nel nostro territorio nei rispettivi orari. Passaggi da effettuare di casa in casa. Già questa è una pazzia, ma chi mi conosce sa bene che non mi sono mai tirato indietro a niente e, con la collaborazione di tutti gli amministratori, sono state fatte cose ben più impegnative di questa”.
Sanna continua: “Peccato però che ieri pomeriggio, mentre ci accingevamo a consultare gli elenchi e a preparare i comunicati da distribuire, ci siamo accorti che tali elenchi erano completamente fuori dalla realtà, poiché la metà delle persone iscritte risultavano decedute da 2, 3, 5, 6 o addirittura 10 anni! Ed è stato necessario spendere l'intero pomeriggio ad effettuare la verifica anagrafica una per una di centinaia di persone, senza possibilità di comunicare con ATS”.
Ma i problemi non sono finiti. “Peccato anche – dice il sindaco - aver appreso che la maggior parte di queste persone sono pazienti del medico uscente Dr. Usai e che quindi non possono ricevere nessun supporto e nessuna valutazione pre-vaccinale dal proprio medico di famiglia, tanto meno possono compilare in autonomia la scheda anamnestica necessaria per la somministrazione del vaccino”.
“Mi chiedo ancora – afferma piccato Sanna - come sia possibile gestire con i piedi simili procedure! Senza neanche la tempistica minima necessaria. Questa è tutt'altro che tutela della salute. Stiamo parlando della fascia più debole della popolazione, di anziani che nella maggior parte dei casi soffrono di particolari patologie ed in condizioni di salute già compromesse. Persone per le quali anche un leggero effetto collaterale del vaccino potrebbe risultare letale. Non possono essere trattati come cavie da laboratorio. Questo è un vero scandalo”.
“Altrettanto scandaloso è scaricare sui sindaci e sugli amministratori locali simili porcherie, pretendendo che si portino avanti procedure materialmente impossibili da gestire. Per queste ragioni, per la tutela dei nostri anziani, sono costretto a comunicare ad ATS l'impossibilità di attuare queste vaccinazioni improvvisate, evidenziando ancora una volta l'estrema inadeguatezza e inefficienza del sistema sanitario. Vergogna!”, conclude il sindaco.