PHOTO
La Sardegna resta ultima tra le regioni italiane rispetto alla percentuale di dosi somministrate, ma “nell'ultima settimana – hanno sottolineato dalla Regione - l'Isola ha raggiunto il picco delle 9mila inoculazioni in un unico giorno”.
“L'immunizzazione di tutta la popolazione sarda – dichiara il Presidente della Regione, Christian Solinas – è per noi la massima priorità. Un traguardo che intendiamo raggiungere nel più breve tempo possibile e per questa ragione l'intero sistema è al lavoro su obiettivi importanti. Una sfida che saremo assolutamente in grado di vincere quando per l'Isola verranno rispettate le consegne di dosi di vaccino nelle quantità e nei tempi programmati”.
Aumentano le strutture per la vaccinazione e le forze in campo grazie agli accordi con i medici di base, i medici della continuità assistenziale e gli specialisti ambulatoriali, con la possibilità di un'implementazione con l'ingresso nella campagna degli odontoiatri e dei farmacisti. Attualmente circa ottanta, nell'Isola, i punti di somministrazione nei centri ospedaliere e territoriali. “Stiamo potenziando la nostra capacità – prosegue il Presidente – con l'attivazione di nuovi hub, e si lavora per garantire la loro operatività fino a 16 ore al giorno. Sono già sei quelli in funzione, a Nuoro, Sassari, Alghero, Olbia e due a Cagliari. La settimana prossima prevediamo l'apertura di altre strutture, tra queste gli hub di Quartu – al Palazzetto dello sport – e Oristano. Proseguiremo con soluzioni che ci consentiranno di rendere sempre più capillare la campagna sul territorio. Nessun sardo sarà lasciato indietro. Entro la metà di aprile puntiamo a viaggiare su una media di 12mila somministrazioni al giorno, per una quota settimanale di 84mila inoculazioni e per la fine di aprile contiamo di arrivare al traguardo delle 17mila somministrazioni giornaliere per 119mila alla settimana. L'intero sistema sanitario della Sardegna è impegnato in questa operazione. Stiamo impiegando ogni sforzo per portare l'Isola fuori dall'emergenza e restituire una nuova normalità alle famiglie e al nostro sistema economico”.