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In Sardegna sono state somministrate all'ospedale Santissima Trinità le prime vaccinazioni anti Covid in Italia a donne in gravidanza.
Intervistato da La Repubblica, il direttore sanitario Sergio Marracini ha fatto sapere che, insieme alla dottoressa Eleonora Coccollone "abbiamo cominciato con 13 mammine e ad oggi siamo già a 150 prenotazioni. E continuano ad arrivare richieste, vogliono venire qui a Cagliari persino dal continente".
Il vaccino somministrato è il Pfizer perché “ci sembra più adatto per chi è incinta", ha detto Marracini sottolineando che “tutti i vaccini siano validi, non sono di quelli che demonizzano un tipo piuttosto che un altro”.
"I primi li abbiamo fatti a donne che erano nell'ultimo trimestre – racconta sempre a La Repubblica il direttore -, e li abbiamo fatti in ‘casa’ ovvero a dipendenti dell'ospedale in dolce attesa. Negli Stati Uniti però vaccinano anche nei primi tre mesi di gestazione. E anche noi siamo orientati in questo senso".
“Il Santissima Trinità – ha sottolineato - è stato uno degli ospedali più virtuosi in fatto di infezioni dentro l'ospedale: pochi casi tra pazienti e personale sanitario. Questo ci ha permesso di sperimentare anche i parti di donne affette da Covid riuscendo a mantenere ugualmente aperto il reparto di ginecologia tradizionale. Due realtà parallele con una camera di "sanificazione" per vestirsi e svestirsi. Ed è andata bene".
Alla domanda perché lo consiglierebbe il dottor Marracini ha risposto: "Perché finora arrivano dati confortanti dagli Usa che dimostrano come i benefici sono di gran lunga superiori ai rischi. Rischi che poi sono gli stessi, infinitesimali, che riguardano chiunque si sottoponga alla somministrazione".
Nessun pericolo neanche per il bambino che è in grembo: "No, non c'è stato nessun caso che abbia dimostrato danni al feto. Invece, purtroppo, durante la seconda ondata qui da noi è arriva una mamma che durante la gravidanza si era infettata col Covid. E' morta lei ed è morto il bambino che aspettava. Il virus le aveva completamente "mangiato" i polmoni. Non siamo riusciti a salvarla, purtroppo”.