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Nel prossimo incontro con il premier Draghi e il generale Figliuolo la Regione potrebbe chiedere se sia possibile aumentare la percentuale del 2,7% sul quantitativo nazionale spettante di volta in volta alla Sardegna. Anche perché sino ad ora l'Isola ha ricevuto il 5% in meno nella ripartizione basata sul numero di abitanti. Possibili richieste di chiarimenti anche sulla regola che prevede l'obbligo di conservare il 30% delle dosi che la Sardegna segue alla lettera, anche se ha dovuto intaccare il 10% delle scorte per far fronte alle seconde inoculazioni.
"Staremo ad ascoltare - spiega all'ANSA l'assessore della Sanità Mario Nieddu - è chiaro che l'arrivo dei tre milioni di dosi annunciati in tempi rapidissimi imprimerà un'accelerazione in tutto il Paese". C'è attesa, poi, per le novità sui vaccini Johnson&Johnson, l'arrivo dei quali, sottolinea l'esponente della Giunta Solinas, "cambierà completamente lo scenario". Per il momento, entro il 31 marzo sono attesi nuovi invii: 13.100 dosi di Moderna, 28.080 di Pfizer e 35.900 di AstraZeneca.
“Entro il 12 aprile - conferma Nieddu - dovrebbero essere recapitate altre 83mila dosi di Pfizer destinate agli over 80 e ai pazienti fragili. Sinora gli ultra 80enni che hanno ricevuto almeno la prima inoculazione sono 56mila, quindi circa il 50% del totale. Prima somministrazione anche per oltre mille pazienti fragili, su chiamata dei presidi ospedalieri di riferimento. C'è infine la questione delle 13mila fiale di AstraZeneca sequestrate ai tempi del blocco dell'Aifa e che ancora non possono essere utilizzate. Se avessimo potuto - dice l'assessore - oggi saremmo all'82,5% delle somministrazioni effettuate".
Intanto dovrebbe essere ampliata la platea dei soggetti vaccinabili nella fase in corso. Il personale docente e non docente delle scuole statali, inclusi i supplenti, d'età superiore ai 65 anni, non affetti da gravi patologie, potranno dal 30 marzo aderire alla campagna di vaccinazione tramite l'apposito portale vaccinocovid.sardegnasalute.it. A partire dalla stessa data potrà manifestare il proprio consenso sulla piattaforma anche il personale docente e non docente delle scuole paritarie. Dal 31 marzo, poi, sarà il turno dei cittadini nati dal 1942 al 1944 (dai 77 ai 79 anni d'età) che non soffrono di gravi patologie, che potranno quindi manifestare il proprio consenso sempre sulla piattaforma. Personale scolastico e over 77 registrati al portale saranno successivamente contattati per la comunicazione dell'appuntamento per la seduta di vaccinazione, che avverrà con AstraZeneca.