La campagna di vaccinazione in Sardegna rischia di subire un forte rallentamento: a luglio, infatti, le consegne delle dosi potrebbero avvenire con quantità inferiori rispetto a quelle di giugno. Se così fosse, l'obiettivo di arrivare all'immunità di gregge con l'80% della popolazione vaccinata a cavallo di Ferragosto slitterebbe a settembre. La Regione e l'Ats intanto hanno già attuato le contromisure da almeno due settimane con l'aumento dei richiami a fronte delle prime inoculazioni: un trend confermato anche ieri con 9.011 vaccini dei quali oltre seimila sono seconde dosi (1.322.723 le somministrazioni totali, l'87,9% rispetto alle 1.504.077 consegnate).

"La vaccinazione dei minorenni, in queste condizioni, non può essere una priorità - ha detto l'assessore regionale della Sanità Mario Nieddu alla Nuova Sardegna -. Lo sono invece tutti gli over 60 che ancora non hanno ricevuto la prima dose dopo aver rifiutato il vaccino AstraZeneca, in particolar modo gli over 80. Dovremo anche garantire il richiamo per il personale scolastico e per le forze dell'ordine che avevano ricevuto al prima dose di AstraZeneca e che adesso dovranno effettuare un vaccino diverso, Moderna o Pfizer".

Nel frattempo, i sardi che hanno ricevuto anche la seconda dose salgono al 26,6% della popolazione residente, mentre è quasi del 55% la percentuale di chi ha ricevuto almeno una dosa o la monodose Janssen.