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È stato diagnosticato dal Laboratorio Analisi dell'Azienda ospedaliero-universitaria di Cagliari il quinto caso in Sardegna di vaiolo delle scimmie: erano infatti quattro nell'ultimo bollettino di aggiornamento del ministero della Salute, pubblicato il 16 agosto.
Si tratta di una persona residente in provincia di Oristano, che si trova attualmente in isolamento domiciliare. Le sue condizioni di salute sono buone.
"La malattia decorre nella maggior parte dei casi in modo benigno, senza particolari complicanze - afferma Maria Valentina Marras, direttrice del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica della Asl di Oristano - con una guarigione che sopraggiunge dopo 2-3 settimane dall'inizio dei sintomi, supportata da terapia adeguata".
I sintomi più comuni di questa patologia sono generalmente simil-influenzali e includono febbre, sonnolenza, dolori muscolari e mal di testa. Un'eruzione cutanea si sviluppa di solito da uno a tre giorni dopo l'inizio della febbre, ma può anche presentarsi prima dei sintomi generali e interessare il viso e le altre parti del corpo. Le lesioni cutanee spesso si presentano come papule, che tendono a evolversi in pustole e croste. La trasmissione può avvenire attraverso il contatto fisico stretto, compresa l'attività sessuale, con una persona infetta, con i suoi fluidi corporei o le sue lesioni cutanee. Il virus può essere trasmesso anche da oggetti contaminati quali vestiti, lenzuola, asciugamani, posate, dispositivi elettronici e superfici.
"Vale la pena rassicurare la popolazione su questa malattia, che evolve nella stragrande maggioranza dei casi con una guarigione completa. Da ricordare anche che chi è stato vaccinato in passato per il vaiolo è protetto anche dal virus del vaiolo delle scimmie" conclude Marras.