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Valerio Piroddi ha spento oggi le sue 110 candeline. E' il secondo uomo più longevo d'Italia, dopo Salvatore Caruso, residente a Molochio (Calabria), più anziano di soli 11 giorni.
Non solo, il suo compleanno assegna all' Isola dei centenari un ulteriore record: la Sardegna ha il tasso di "supercentenari" più alto al mondo, cioè persone che hanno già raggiunto i 110 anni di età: assieme a Filomena Marongiu, originaria di Villanova Monteleone (Sassari), 111 anni, la più longeva nell'Isola, sono ora due i "super" su 1,6 milioni di abitanti, pari allo 0.0120%.
Un dato superiore a Porto Rico, in seconda posizione, seguito da Giappone, Canada, Usa, Australia, Spagna, Olanda, Svezia, Uk, Italia, Belgio, Polonia, Francia, Messico e ex Unione Sovietica.
La classifica dei super centenari viventi è stata elaborata dal medico e ricercatore Gianni Pes e dal demografo Michel Poulain.
"Un nuovo importante primato per la Sardegna che, con l'Ogliastra, è una delle 'Blue zone', le cinque aree geografiche, assieme a Okinawa, Loma Linda, Ikarìa e Nicoya, in cui la concentrazione di centenari è più alta al mondo - spiega Roberto Pili, medico e presidente della Comunità mondiale della longevità che oggi, assieme al sindaco di Assemini, Mario Puddu, ha voluto assegnare a Valerio Piroddi una targa-riconoscimento -. L'Isola con il rapporto 1 a 1 tra uomini e donne, si conferma anche patria della centenarietà maschile".
Originario di Villamassargia, una vita tra i campi, 'Mundicu', padre, nonno e bisnonno, festeggiato ad Assemini (Cagliari) dove vive in famiglia da cinque anni.
Il suo è un vero e proprio invecchiamento dinamico e di successo, in base alla definizione data dalla Comunità mondiale della longevità: "Stato di salute eccellente, autosufficiente, lucido, vitale, di spirito - aggiunge Pili -. Assume un unico farmaco per tenere sotto controllo la pressione. Assieme a una commissione mi riservo di valutarlo, potrebbe risultare tra i super centenari con le migliori condizioni di salute al mondo".
Una vita all'aria aperta in mezzo ai campi, ha lavorato come agricoltore fino a 85 anni. Un'alimentazione a base di frutta, verdura, formaggio, uova, lumache, vino rosso, poca carne. Non si fa mai mancare prima dei pasti il suo aperitivo preferito, un cocktail che chiama 'Bicicletta'. Sono impressi tra i suoi ricordi gli spuntini durante le pause di lavoro a base di pane e erbe selvatiche: "Erano i profumi e sapori di un tempo che accompagnavano i nostri pasti", ha ricordato Mundicu.