Si è conclusa di recente la vicenda giudiziaria che ha coinvolto la redazione di Radio Limbara, blog satirico nato nel 2014 dall'idea di alcuni giovani di Berchidda che ha prodotto negli anni contenuti divenuti virali sui social, totalizzando oltre 34mila "Mi piace" su Facebook. Gli articoli della pagina riprendono ed "esasperano" gli aspetti sociali e antropologici più caratteristici della provincia isolana, narrando vicende di personaggi immaginari che potrebbero essere i vicini della porta accanto.

Zuseppe Bajanu, Tore Istocca e Pedru Cottu sono solo gli ultimi di una serie di protagonisti degli esilaranti articoli di Radio Limbara che, come ogni blog satirico che si rispetti, prende di mira non di rado i personaggi dello spettacolo, dello sport e della politica sardi.

Non sembra averla presa bene Valerio Scanu. Il blog ha infatti dedicato al cantante di La Maddalena due articoli. "Il primo - spiegano i redattori del blog - aveva per titolo Si barrica in un edificio col cd di Valerio Scanu e minaccia di ascoltarlo. Il secondo, che venne pubblicato il 10 aprile 2018 col titolo Valerio Scanu shock: sono eterosessuale, faceva leva sull’alone di mistero ed ambiguità che il cantante ha sempre tenuto riguardo i propri orientamenti sessuali".

Pochi giorni dopo il secondo contenuto diffuso sul web, la redazione venne contattata dal legale dell'artista che riteneva gli articoli "fortemente offensivo e, come tale, riconducibile al reato di diffamazione aggravata dall'utilizzo del web". Secondo l'avvocato di Scanu era "ampiamente superato il diritto alla satira”. 

"Poiché non siamo soliti offendere le persone - spiegano gli autori di Radio Limbara - e siamo sempre disponibili a correggere, rettificare o anche solo giustificare quanto scriviamo, l’articolo che faceva leva sull’orientamento sessuale del cantante fu rimosso e il secondo articolo fu opportunamente censurato, rendendo irriconoscibile così l’artista citato".

Ma alcuni mesi dopo gli avvocati di Valerio Scanu presentarono comunque denuncia per diffamazione aggravata. "Ad una prima richiesta di archiviazione da parte del pm, la parte offesa ha presentato opposizione alla stessa, intenzionata quindi a non lasciar cadere le accuse fino a che, il 6 novembre, il giudice ha decretato l’archiviazione del procedimento". Secondo il giudice Michele Contini del Tribunale di Sassari, infatti, “si tratta, ovviamente, di articoli ironici e satirici", come peraltro indicato sul sito in questione da un apposito disclaimer. Il giudice sostiene inoltre che in tema di diffamazione “è configurabile l’esimente del diritto di satira che mira all’ironia sino al sarcasmo e comunque all’irrisione di chi esercita un pubblico potere. La satira è anche espressione artistica in quanto opera una rappresentazione intuitivamente simbolica e, come tale, non è soggetta agli schemi razionali della verifica critica. Si è trattato di rappresentazioni surreali, che nessuna persona ragionevole può ritenere vere”.

Si è chiusa così quella che gli autori di RL definiscono una "singolare" vicenda. "Sul nostro sito sarà ripristinato e de-censurato l’articolo del CD di Valerio Scanu, mentre l’articolo oggetto di denuncia non sarà ripubblicato, nonostante ne avremmo il diritto. Proseguiamo col nostro lavoro, certi del sostegno e dell’apprezzamento dei tanti lettori che seguono l’emittente non emittente più semiseria di Sardegna".