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Questa mattina, alle prime luci dell'alba, i carabinieri della Compagnia di Valledoria, coadiuvati dai colleghi dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Sardegna, dal Nucleo Cinofili di Abbasanta e da carabinieri del Comando Provinciale di Sassari, hanno eseguito 5 ordini di custodia cautelare agli arresti domiciliari e un’applicazione dell’obbligo di dimora, a carico di 6 indagati, emessi dal gip del Tribunale di Sassari nei confronti di altrettanti cittadini italiani.
Si tratta di L.M. classe ’74, nata a Tempio Pausania e residente a Valledoria, P.A. classe ’87, nato a Sassari e residente a Valledoria, B.N. classe ’98, nata a Sassari e residente a Valledoria, L.M. classe ’92, nato a Sassari e residente a Valledoria, C.A. classe ’97, nato a Sassari e residente a Porto Torres, C.E. classe ’85, nata a Sassari e residente a Trinità d’Agultu.
Sono gli esiti di un’indagine antidroga durata alcuni mesi, diretta dal sostituto procuratore della Repubblica di Sassari, Angelo Beccu, e nata a seguito dell’attività informativa svolta dai carabinieri nei confronti di una donna, L.M., ritenuta tra i principali organizzatori del sodalizio, che, seppur destinataria del beneficio economico del reddito di cittadinanza, mostrava in realtà un tenore di vita ben al di sopra delle proprie possibilità.
A seguito dei primi riscontri, eseguiti attraverso un'attività di osservazione, controllo e pedinamento, i carabinieri hanno scoperto un vero e proprio gruppo criminale, di cui facevano parte anche la figlia della donna, B.N., e i rispettivi compagni: P.A. e L.M. I quattro, che si sarebbero riforniti abitualmente dello stupefacente a Porto Torres da C.A., avrebbero poi smerciato nel dettaglio eroina, marijuana e soprattutto cocaina ad acquirenti provenienti da tutta la bassa valle del Coghinas.
Mentre il ruolo di C.E., incensurata e quindi insospettabile, sarebbe stato, sostanzialmente, quello di autista durante i viaggi finalizzati all’acquisto della droga. Durante l’indagine, che si è svolta anche grazie all’utilizzo di attività tecnica, è sarebbe emerso che oltre a tre degli odierni indagati, anche diversi acquirenti usufruissero del beneficio economico del reddito di cittadinanza. I componenti del sodalizio, invece, avrebbero investito i proventi dello spaccio nell’acquisto di autovetture e beni di consumo, soprattutto online.
Nel corso dell’indagine denominata, per l’appunto, “Bella Vita”, i carabinieri della Compagnia di Valledoria hanno arrestato 4 soggetti (di cui tre degli indagati odierni), denunciato a piede libero 5 persone, nonché sequestrato, complessivamente, 59,32 grammi di cocaina, 1,9 grammi di eroina e 54,3 grammi di marijuana.