PHOTO
Si sta svolgendo a Silanus la nuova edizione del progetto Nois, promosso dall’Amministrazione Comunale, in collaborazione con gli operatori di Silanus Comunità Ospitale e la Pro Loco, che gode del patrocinio della Camera di Commercio di Nuoro, dell’Istituto Superiore Regionale Etnografico, dell’Associazione Borghi Autentici d’Italia e con il contributo di Fondazione di Sardegna e GestImpianti.
L’obiettivo è ancora quello di di valorizzare il patrimonio di conoscenze storiche, culturali e umane del paese del Marghine e di metterle a sistema per promuovere lo sviluppo economico e sociale del paese. Non cambia neanche il filo conduttore: la fotografia.
“Questa è per Silanus un’iniziativa importante – ha sottolineato il Sindaco Gian Pietro Arca – che stiamo arricchendo ogni anno con qualcosa di nuovo. Il 2019 vede come passo più rilevante l’introduzione di Nois Plus (ora in fase di lancio), una versione di Nois tecnologicamente avanzata, capace di amplificare le emozioni connesse alla scoperta di Silanus e di far interagire i visitatori con il territorio in modo unico. È un progetto che ha ottenuto un finanziamento di 500.000 Euro a fondo perduto, in cui l’innovazione è un elemento cardine, non solo nei contenuti proposti ai visitatori di Silanus, ma anche nelle modalità di progettazione e realizzazione dell’intera operazione: si tratta di uno dei primi casi in Italia di procedura interamente gestita in forma telematica. Colgo l’occasione per ricordare che fino all’11 settembre è possibile partecipare alla gara di appalto”
Insieme al percorso fotografico, con dellegigantografie in bianco e nero lungo le vie del paese, Nois propone anche una serie di iniziative parallele (mostre, inziative), che andranno avanti per tutta la durata del progetto.
Già da qualche mese è possibile visitare ll’esposizione di “Fotografie della Sardegna del primo novecento” di Guido Costa, realizzata grazie alla preziosa collaborazione con l’Isre.
Inoltre, è stata inaugurata la mostra “Il filo della memoria”, un percorso narrativo che ha come protagonista la produzione tessile silanese. “Il filo della memoria – ha aggiunto Rita Morittu, vicesindaco di Silanus – è una mostra nata per ripercorrere e valorizzare la storia di una tradizione antica del nostro paese. La nostra idea è quella di regalare ai visitatori una narrazione lineare sulla produzione degli antichi filati, ma anche un'esperienza emotiva capace di riportare indietro nel tempo, in quell'atmosfera di cooperazione femminile comunitaria, tipica delle attività artigianali come questa. Lo sguardo però non è proiettato esclusivamente al passato, ma anche al futuro. L’auspicio è che questa iniziativa sia il punto di partenza per stimolare nuove progettualità locali sul mondo tessile; in autunno lavoreremo in tal senso ospitando vari workshop del progetto "Punti di Frontiera”, dedicato ai saperi tradizionali, a cura dell’Agenzia Regionale Sardegna Ricerche”.
Entrambe le mostre sono allestite presso Casa Aielli e saranno visitabili dal lunedì al sabato, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.30 alle 19.30. L’ingresso è gratuito.