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Rinviati direttamente all’Aula i 530 emendamenti presentati al disegno di legge di variazione di bilancio della Giunta Solinas. Lo ha deciso a maggioranza, con l'astensione di tutta l'opposizione, la commissione Bilancio del Consiglio regionale in una seduta lampo.
I lavori del Consiglio erano previsti alle 10,30 ma sono slittati e sono stati sospesi per le troppe assenze sui banchi, in particolare della maggioranza. Stretti i tempi per quello che è stato annunciato come l'ultimo vero provvedimento economico della giunta targata Psd'Az-Lega, tra l'approvazione e la pubblicazione sul Buras il testo rischia di non fare in tempo a produrre i suoi effetti sulla spendita delle risorse stanziate: circa un miliardo in totale, circa 760 milioni per il 2023 che sta per concludersi.
Per questo tra maggioranza e opposizione si dialoga per trovare un accordo e approvare in tempi rapidi, il che vorrebbe dire scremare il più possibile le richieste di modifica. Sono 96 quelle presentate dall'esecutivo: in parte per correggere vizi formali o precisare dei dettagli, in parte per inserire altre risorse per specifiche destinazioni. Tra questi ulteriori stanziamenti ai Comuni, oltre ai 100 milioni già previsti: 1,8 mln per Piani regolatori portuali e 7 mln per la pianificazione del demanio marittimo per finalità turistico ricreative. Numerosi anche gli emendamenti sulla sanità sia per il personale che per i dispositivi medici.
“Siamo a novembre e siamo in ritardo - sottolinea il capogruppo dei Progressisti Francesco Agus - approvare la variazione dopo la prima settimana di dicembre equivale a non spendere nemmeno un euro”. L'opposizione vuole essere responsabile: “Noi non abbiamo presentato emendamenti ostruzionistici, lo hanno fatto invece dalla maggioranza: il buon senso e la buona volontà dovrebbero arrivare soprattutto da loro. Non vogliamo vedere pastrocchi e stanziamenti ad personam, ma opere cantierabili, graduatorie in essere da evadere, come per esempio sulle borse di studio per i ragazzi”.