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“Ieri sera, mentre ero al lavoro, un bambino è venuto da me alla cassa per pagare. Uno scricciolo alto 1/4 di tappo ma dallo sguardo furbetto. Gli ho chiesto come si chiamasse e lui mi ha risposto Leonardo, ma io ho sentito Mirko. Gli ho chiesto quanti anni avesse e lui orgogliosissimo con i suoi occhi accesi mi ha risposto 6 anni e dicendolo mi ha indicato il numero delle ditina corrispondenti.
Quegli occhietti magnifici mi hanno ricordato i tuoi. I suoi dentini quando mi ha sorriso mi hanno ricordato i tuoi. I suoi capelli corti un po’ sbarazzini mi hanno ricordato i tuoi.
Ma la stessa storia si ripete praticamente sempre: quando vedo un bimbo di pochi mesi, quando ne vedo uno di pochi anni, quando vedo un giovane ragazzo, quando vedo un uomo”.
Sono le commoventi e strazianti parole di Stefania Piras, zia di Mirko Farci, assassinato a Tortolì a soli 20 anni il 21 maggio 2021 mentre difendeva la madre, Paola Piras, dalla furia del suo ex compagno, omicida di Mirko. Da allora la vita dei parenti, degli amici e dei familiari più stretti di Mirko non è più la stessa e le parole di zia Stefania lo fanno capire bene.
“Ci sei sempre tu nei mie pensieri e la mia mente continua a fare salti tra il passato ed il futuro: tra quello che è stato e quello che mai più potrà essere. Mi ritrovo a rivivere le emozioni che provai quando ti baciai la prima volta, quando ti cullavo tra le mie braccia, quando andavo a prenderti all’asilo e tu mi correvi incontro urlando il mio nome prima di gettarti tra le mie braccia.
Sono stata fortunata spettatrice della tua meravigliosa e velocissima metamorfosi: vedevo le tue gambe diventare sempre più lunghe, agili e forti; il tuo viso di bimbo diventare un viso di giovane uomo. Gioia mia, ti cerco ovunque ma so che mai più io ti rivedrò”.
Quando si affronta un lutto di un ragazzo giovane è tutto più complicato, è difficile farsene una ragione, e ci si ritrova a pensare spesso a ciò che avrebbe riservato il futuro, con l’unico sostegno dei ricordi passati.
“Ti cerco nei bambini che giocano spensierati, nei ragazzi che bevono la Fanta, nei ragazzi alle prese con le prime storie d’amore, nei ragazzi dalla pelle arrossata dopo delle ore trascorse al mare, nelle persone che guardano appassionatamente la partita della propria squadra del cuore, ma ti cerco anche nei giovani e affettuosi papà, perché credo fortemente che tu lo saresti diventato.
Eri davvero un’anima buona, un’anima meravigliosa e adesso chissà dove sei.
Non lo saprò mai, so solo che non avrai mai piu nessuna opportunità ed è impossibile accettare questa realtà così dura, che nn mi lascia diritto di replica.
La vita questa volta mi ha davvero disarmata e messa con le spalle al muro. Mi manchi piccolo grande Mirko. Sino a che avrò fiato”.