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Nei polmoni sarebbe stata trovata la pasta che il giovane aveva mangiato a cena. Sarebbe dunque morto soffocato nel sonno, forse per un rigurgito, Stefano Vargiu, il ventenne di Pula sul cui corpo è stata effettuata l'autopsia ordinata dalla Procura di Cagliari.
Il medico legale Roberto Demontis era stato incaricato dal pm Rossana Allieri di scoprire le ragioni del decesso del giovane, tornato a casa qualche giorno fa a notte fonda dopo una serata trascorsa con amici. A seguito di un malore, la mamma del ragazzo aveva chiamato il 118, ma i soccorritori avevano refertato che il malessere sarebbe stato legato a qualche bicchiere di troppo. Nulla di grave. La mattina dopo, però, Stefano era stato trovato senza vita.
Immediato l'intervento del sostituto procuratore Allieri che aveva sequestrato la salma per chiarire le cause della morte: ora in Procura i primi esiti dell'esame condotto dal medico legale che avrebbe riferito di pasta e altri resti alimentari nel polmoni del giovane.
La morte, dunque, potrebbe essere stata accidentale, simile al decesso dei neonati per un improvviso rigurgito notturno che provoca il soffocamento.