PHOTO
Nella giornata del Gremio dei Falegnami, venti stelle irraggiano il cuore delle tante persone accorse ieri in città. In termini prettamente agonistici, è un numero inferiore a quelle infilzate due giorni prima, ma minori sono state pure le discese.
In ogni caso, lo spettacolo della giostra oristanese non sembra averne subito le conseguenze. Sin dalla mesitta di via Solferino, Peppe Sedda, "su Componidori", mostra grande emozione. Tanta tensione e un lieve cedimento emotivo quando riceve l'abbraccio del figlio.
Una volta in groppa al suo cavallo “Raja”, ha condotto la Sartiglia a “su connottu”, a uno ad uno per quasi tutta la durata della manifestazione.
Dopo il triplice incrocio, non totalmente perfetto, i tamburi cominciano a rullare per le partenze.
La fortuna non assiste il capocorsa, “su segundu” Attilio Balduzzi e “su terzu” Andrea Brai che mancano l'appuntamento con la gloria. Standing ovation per il decano Ignazio Nonnis al ritiro dalla Sartiglia. Il suo addio è baciato da una stella da incorniciare.
Sugli allori, anzi, stella d'oro per Fabrizio Pomognato, Peppe Frau, Cristian Sarais e Federico Fenu capaci di bissare il risultato di domenica.
Su un gradino leggermente inferiore, le amazzoni Elisabetta Sechi e Sonia Cadeddu, Francesco Castagna, Enrico Fiori e Filippo Manni. E ancora Claudio Tuveri, Antonello Fenu e Franco Carboni, Paolo Rosas, Gianluca Russo e Raimondo Carta. Concludono ottimamente anche Anthony Maccioni, Andrea Mainas, Francesco Armas, Gianluca Mugheddu e Antonio Gandolfi.
A questo punto, le spade dalle mani de Su Componidori, tornano a quelle del majorale Mauro Licheri. Ma c'è una ultima opportunità per cogliere l'ambito oggetto a sei punte e si presenta con “su stoccu”.
Purtroppo, per il capocorsa e per il suo terzo, la discesa si conclude senza la stella sull'asta in legno.
Per quest'anno, è andata cosi. Con la benedizione de “Sa remada”, il primo cavaliere agita “sa pippia 'e maju” ricambiato dagli omaggi della folla in festa.
Non è ancora tempo di saluti perché le pariglie di via Mazzini, regalano le ultime emozioni di una Sartiglia dai grandi numeri.