Si è dimostrato alto, con 27 manifestazioni d’interesse presentate da Comuni, Unioni dei Comuni e Comunità Montane, l’interesse per gli uffici di prossimità da parte degli Enti locali. Si è chiusa quindi la prima fase, ora la Commissione di valutazione istituita presso il Centro Regionale di Programmazione è impegnata a valutare le domande. I criteri definiti dalla Giunta regionale per l'individuazione degli uffici di prossimità tengono conto della soppressione nel territorio di riferimento delle sedi giudiziarie distaccate, della distanza tra il Tribunale territorialmente competente e la sede del Comune (o del Comune più lontano nel caso di aggregazioni di Comuni), del numero dei residenti e della difficoltà di accesso agli uffici giudiziari determinata da altri indici di svantaggio.

Il progetto nasce dall’esigenza di rendere i servizi della Giustizia più vicini ai cittadini sardi, che potranno compiere operazioni e avere informazioni direttamente nel proprio Comune, senza necessità di spostarsi.

“L'obiettivo della Regione – spiega l’Assessore della Programmazione e Bilancio Giuseppe Fasolino – è promuovere nuove forme di supporto e nuovi servizi  nelle aree più fragili e distanti dalle attività dei Tribunali ordinari, anche a seguito della revisione delle circoscrizioni giurisdizionali avvenuta negli ultimi anni che ha comportato un profondo ridimensionamento degli uffici giudiziari e la chiusura delle 8 sedi distaccate dei Tribunali di Carbonia, Iglesias, Sanluri, Sorgono, Macomer, Alghero, La Maddalena e Olbia. Auspichiamo che tutte e 27 le domande possano essere accolte”. Non a caso, tra le domande figurano proprio le manifestazioni di interesse di tutti i Comuni delle ex sedi distaccate di soppresse. L’iniziativa degli Uffici di Prossimità in Sardegna è inserita nell’ambito un Progetto nazionale realizzato dal Ministero della Giustizia e finanziato con le risorse europee del PON Governance e Capacità Istituzionale 2014-20.