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<<Il presidente del consiglio regionale Gianfranco Ganau convochi una seduta straordinaria del consiglio davanti alla fabbrica dell’Alcoa di Portovesme>>.
E’ l’invocazione del capogruppo dell’Udc Gianluigi Rubiu, che sollecita una battaglia straordinaria di tutte le forze politiche per tentare il salvataggio dei posti di lavoro. <<La comunicazione ufficiale della multinazionale statunitense – aggiunge l’esponente centrista – sulla chiusura degli impianti, sancita con la serrata della fonderia, era ormai attesa da tempo>>.
Una batosta pesantissima per gli operai, che hanno trascorso anche i giorni di ferragosto sull’accampamento davanti allo stabilimento trasformato ormai nel quartier generale della protesta. Il ciclo della produzione dell’alluminio – per anni uno degli imperi economici del Sulcis Iglesiente, con centinaia di operai impegnati nella struttura di Portovesme - è stato messo al tappeto dagli esorbitanti costi dell’energia e dalla crisi globale senza precedenti a seguito anche dell’avvento dei cinesi.
<<La politica sorda e miope in questi anni non ha provveduto a creare le condizioni perché il polo del Sulcis diventasse una piattaforma per le lavorazioni, con costi accessibili. Si abbia il coraggio di dire la verità agli operai e la capacità di trovare soluzioni allo stallo. E’ ora che le diverse istituzioni politiche battano un colpo. Il momento è davvero drammatico – prosegue Rubiu – Il polo dell’alluminio è stato per decenni un impianto strategico, con la sicurezza economica garantita per decine di famiglie, ora a forte rischio. Una situazione che è precipitata.
E’ dunque inevitabile che la politica debba interrogarsi sul futuro della fabbrica e, soprattutto, sulle prospettive occupazionali dei lavoratori. D’accordo, resta un filo sottilissimo di speranza per le trattative con la svizzera Klesch e la Glencore. Dobbiamo però condurre una battaglia unitaria per far sì che non venga smantellata l’ennesima attività produttiva del Sulcis Iglesiente>>.