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“L'asfissiante cortina di fumo giallorosa diffusa negli scorsi giorni non muta la natura coloniale dei rapporti fra lo stato italiano e la Sardegna”.
Lo ribadiscono, in una nota, gli attivisti di Caminera Noa che aggiungono: “La decisione del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte (bis), messa nero su bianco su uno dei primi comunicati stampa diffusi dal nuovo governo, riconferma i rapporti coloniali fra lo stato italiano e la Sardegna in materia fiscale e nega nei fatti il valore costituzionale (quindi superiore alle leggi ordinarie dello stato italiano) dello Statuto sardo. Oltre le chiacchiere, poco o nulla cambia, in tema di entrate, fra Giuseppe Conte I e Giuseppe Conte II”.
“I fatti senza chiacchiere – sottolineano –: Il governo gialloverde (Conte I) con l'ultima legge di Bilancio e col Decreto Crescita aveva come al solito calpestato le prerogative della Regione Sardegna in materia di entrate”.
“E, in perfetta continuità, – ribadiscono gli attivisti – il Presidente Giuseppe Conte (II) ha deciso di impugnare il recente giudizio di legittimità costituzionale promosso dalla Regione Sardegna rispetto a quella parte del Decreto Crescita che recita: “Per la Regione Sardegna, l'importo del concorso previsto dai periodi precedenti è versato al bilancio dello Stato entro il 10 agosto 2019 per l'anno 2019 ed entro il 30 aprile di ciascun anno per gli anni successivi; in mancanza di tale versamento entro il predetto termine, il Ministero dell'economia e delle finanze è autorizzato a recuperare gli importi a valere sulle quote di compartecipazione ai tributi erariali". Insomma. al di là della terminologia burocratica e formale, il governo dice alla Regione Sardegna: “Che volete impugnare di fronte alla Corte costituzionale? Non scherzate! Versate tutto - in questo caso si tratterebbe di un importo di oltre 530 milioni, come spiegato dall'ex sottosegretario Garavaglia in un articolo della Nuova Sardegna - e versate prima (non ad agosto, ma ad aprile) altrimenti ci rifacciamo sulle vostre quote di compartecipazione. Il vostro Statuto, per noi è poco più che carta straccia”.
Per Caminera Noa si tratta di “Storia e storielle. Non è la prima volta – concludono – che i vertici delle Giunte regionali che si alternano a Cagliari raccontano come "quasi vittorie" storiche sconfitte in tema di entrate, subite senza aver nemmeno combattuto una reale battaglia politica. Per fare solo un esempio, negli scorsi anni il governo italiano a guida Pd aveva impugnato di fronte alla Corte Costituzionale la legge regionale che istituiva l'Agenzia sarda delle Entrate, con l'obiettivo (raggiunto) di impedire l'afflusso diretto all'Ase delle entrate spettanti alla Regione autonoma della Sardegna. La Vertenza Entrate, per usare un'espressione in voga, non è questione di Storytelling”.