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“Sardi come noi, no grazie!” Lo affermano provocatoriamente i Segretari di Filcams-CGIL, FISASCAT-CISL e UILTuCS a seguito della proclamazione di sciopero nei magazzini della Superemme, più conosciuta per i negozi Pan e Iperpan.
Tre anni fa la Superemme ha affidato in appalto alla Logistica Mediterranea, il servizio di movimentazione delle merci nei due magazzini di Sestu e Macchiareddu. Nelle scorse settimane, però, la Logistica Mediterranea ha comunicato la disdetta del contratto, per una tariffa bassa pagata da Superemme; la scadenza del contratto è fissata al 29 Febbraio 2024.
Le Organizzazioni Sindacali hanno prontamente chiesto un incontro urgente alla Superemme, confronto che si è svolto il 5 Febbraio “senza ottenere alcun risultato e risposta alle rivendicazioni sindacali”.
E affermano “Le OO.SS. hanno chiesto che i 65 dipendenti impiegati nell’appalto, passassero a Superemme; richiesta massima con il passaggio di tutto il personale alle stesse condizioni ma dichiarando, la disponibilità a valutare un percorso di ingresso graduale di tutta la forza lavoro con l’obiettivo finale di vedere stabilizzato il personale nei due magazzini con un contratto full time e a tempo indeterminato.”
“Ad oggi non abbiamo avuto alcuna risposta dalla Superemme, con il capo del personale che dal giorno dell’incontro è irraggiungibile anche da una semplice telefonata. Nel frattempo, la Superemme, nonostante le richieste sindacali, ha chiamato solo una parte di lavoratori offrendo assunzioni tramite una società di lavoro interinale, per sole 30 ore, per solo sei mesi o con contratti di apprendistato; alcuni lavoratori non avrebbero superato il colloquio, nonostante lavorino nell’appalto da anni e nel settore della logistica anche da 20 anni – e affermano - Sono più di 25 le persone che perderanno il posto di lavoro e i restanti saranno assunti da Superemme con contratti precari con 10 ore di lavoro in meno a settimana. Le scriventi respingono questa ristrutturazione aziendale che vede decisioni unilaterali che creano nuovi disoccupati e altri lavoratori più poveri e precari.”
I sindacati, quindi, respingono con forza la posizione aziendale “Inoltre, respingiamo il taglio lineare di costi in un’azienda che negli anni ha ottenuto grandi risultati economici, conseguendo ragguardevoli utili e dividendi (fonte Bilancio anno 2021 e 2022) che invero dovrebbe indurre Superemme ad un cambio di rotta nelle relazioni sindacali.”
Per tale motivo per i prossimi giorni è previsto lo sciopero dei dipendenti impiegati a sostegno della vertenza, “del loro futuro lavorativo contro le decisioni di Superemme che da azienda sarda crea altri disoccupati e altri lavoratori più poveri.”