“Noi non ci siamo dimenticati dei nostri pastori. Anzi, abbiamo più volte sollecitato il Governo a trovare soluzioni in tempi rapidi per quello che è diventato un grande problema sociale”.

A portare nuovamente all’attenzione il problema della vertenza sul prezzo del latte è l’Assessora  regionale dell’Agricoltura, Gabriella Murgia.

 “Gli allevatori – ha scritto l’esponente della Giunta Solinas in una lettera inviata alla Ministra Bellanova – lamentano il fatto che nessuna delle proposte da loro avanzate sia stata considerata e applicata e che, a distanza di quasi un anno, non siano stati adottati i provvedimenti ritenuti necessari per modificare e regolamentare l’impostazione del sistema produttivo. La necessità di poter regolare il rapporto con i trasformatori, con un contratto redatto secondo le prescrizioni stabilite dal Regolamento Ue 1308 del 2013, sulla base del costo di produzione del latte, del suo prezzo di mercato e non di quello di vendita del pecorino romano, è per gli allevatori condizione imprescindibile in quanto, a loro avviso, l’unica che potrebbe assicurare maggiore stabilità al reddito aziendale”.

Una situazione che si è aggravata, a suo modo di vedere, dopo “L’avvio della nuova campagna produttiva, con le regole di sempre e impostata sul sistema degli acconti, un prezzo per il latte proposto dai trasformatori industriali ancora al di sotto del costo di produzione e la mancata definizione del prezzo del latte della scorsa campagna e dei relativi saldi”.

A tutto questo, rimarca la Murgia, si aggiunge “L’eccessiva rigidità delle attuali vincolanti procedure, che si ritiene debbano essere snellite, per far fronte all’emergenza, che non consente e anzi preclude alle aziende in difficoltà di poter accedere anche alle misure del Psr”. Diventa poi inderogabile, è scritto ancora nella lettera al ministro, “l’applicazione immediata dell’articolo 3 della legge 44 del 2019, per quanto attiene la tracciabilità del latte ovino prodotto in Sardegna”.

La richiesta alla titolare dell’Agricoltura dell’esecutivo Conte è quella di emettere “I decreti attuativi che dovranno regolare l’applicazione di norme già in vigore, che per la Sardegna si ritengono urgenti, e la convocazione della Conferenza Stato-Regioni, nell’ambito della quale dovrà deliberarsi la puntuale applicazione delle misure previste dalla legge 44. Solo dopo l’applicazione della regolamentazione europea  si potrà prevedere un disegno di legge a regia regionale (già pianificato) per la definitiva risoluzione delle problematiche dei pastori che non vedono riconosciuto il loro lavoro al pari di altri”.