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"Comprendiamo il disagio dei lavoratori Meridiana che rischiano il posto di lavoro, ma deve essere riconosciuto che l'intesa raggiunta è un buon accordo perché consente a Meridiana di continuare a operare, e speriamo anche a crescere, e perché riduce in modo molto significativo la perdita dei posti di lavoro rispetto a quanto sarebbe altrimenti avvenuto".
Lo afferma il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, da Bruxelles dove è impegnato nei lavori della Commissione Enve del Comitato delle Regioni. Pigliaru riconosce "il grande lavoro svolto dal Governo in generale e dal ministro Graziano Delrio e dal viceministro Teresa Bellanova in particolare; un percorso lungo e difficile sostenuto dalla Giunta regionale in tutti i passaggi".
"L'intesa sotto l'abile regia del Governo ha consentito di evitare una catastrofe industriale, in assenza di essa gli esuberi sarebbero stati 950, oltre il doppio degli attuali e oltre il triplo se entro domani ci dovessero essere ulteriori uscite volontarie - sottolinea l'assessore dei Trasporti, Massimo Deiana - rinnovo l'appello affinché si riconosca l'importanza dell'obiettivo raggiunto anche in rapporto alla gravità del rischio corso e si evitino forme di protesta che attentano all'incomprimibile diritto alla mobilità e all'economia di un'intera isola".
"Dichiarazioni fuori dal mondo". Così Pietro Pittalis, capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale commenta le affermazioni del presidente Pigliaru in merito all'accordo su Meridiana.
"E' sconcertante - prosegue l'esponente azzurro - che il massimo rappresentante dei sardi, totalmente assente nelle fasi calde della vertenza, si limiti a serafici comunicati da Bruxelles, senza il minimo rispetto per 400 persone che vedono sfumare il proprio posto di lavoro. Tema quest'ultimo sul quale la Giunta regionale è latitante, esattamente come lo è sul fronte dei trasporti. Ad una cosa sola badano, a ossequiare il Governo, in barba agli interessi dell'Isola. Oltre alla mozione di sfiducia all'assessore Deiana, sarebbe opportuno proporne un'altra verso un presidente che evidentemente non ha la percezione della realtà quotidiana fuori dal palazzo".