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Nel Nuorese l'impianto di Ottana Polimeri è fermo da oltre due anni, la centrale elettrica di Ottana Energia da oltre un anno e a breve scadrà la cassa integrazione per un centinaio di lavoratori di entrambi gli stabilimenti.
L'ha ricordato a Cagliari, in Consiglio regionale, il capogruppo di Spd (Sinistra per il progresso), Daniele Cocco, nell'illustrare in Aula una mozione sull'unica vertenza industriale della Sardegna centrale, oggetto anche di un confronto fra Regione e Mise. Il documento, sottoscritto anche dai capigruppo dell'opposizione (Udc, Fi, Psd'Az e Riformatori), sollecita la Giunta regionale a esercitare pressioni sul Governo per il rilancio dell'area di Ottana attraverso investimenti.
La mozione, inoltre, chiede di individuare una copertura straordinaria per ammortizzatori sociali in deroga per i lavoratori, in particolare ex tessili, che hanno terminato l'attivita' dal 2015 senza avere avuto la possibilita' di inoltrare la domanda di indennita'. Una folta delegazione di lavoratori di Ottana assiste ai lavori in Aula dalla tribuna pubblico.
All'assessora regionale dell'Industria Maria Grazia Piras i firmatari chiedono di riferire sulle interlocuzioni avviate con il Mise e su quali siano le reali intenzioni del gruppo Indorama-Clivati sul sito di Ottana e a verificare la fattibilita' della proposta formulata dal sindaco di Ottana di cedere un capannone dismesso al prezzo simbolico di un euro agli imprenditori che vogliono investire nell'area industriale.
Con l'interruzione della produzione di Ottana Polimeri, impianto di recente realizzazione dove si produceva il Pet, e di Ottana Energia sono cessati anche gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria.
Da anni - ha ricordato Cocco, denunciando l'"assordante silenzio del governo sulla vertenza - centinaia di famiglie e lavoratori in cassa integrazione, che rischiano il licenziamento, chiedono il rilancio della produzione industriale ed elettrica del polo di Ottana.