Nei giorni scorsi, il Comune di Banari ha approvato il rendiconto di gestione finanziario 2018. Nella sua relazione, l’Assessora al Bilancio Nicolina Milia ha rimarcato come il risultato di amministrazione al 31 dicembre del 2018 sia di 298mila  588, 70 euro mentre, per quanto riguarda l’avanzo libero, la somma sia di 160mila 227, 95 euro.

“Anche quest’anno– queste le sue parole –, sulla base delle risorse programmate nei vari settori della vita amministrativa, abbiamo cercato di dare una risposta alle esigenze dei cittadini. In questo senso va accolto positivamente il rifinanziamento e l’avvio del cantiere verde, dando una risposta al problema occupazionale del paese, con l’assunzione di cinque unità, intervenendo sia nell’agro che all’interno del centro abitato. Altro cantiere verde verrà appaltato o avviato entro la fine della presente annualità, più un ulteriore cantiere (in attesa di conferma da parte della nuova Giunta regionale)”.

La parte accantonata è di 53mila 613, 43 euro, quella vincolata di 78mila 470, 65 euro e quella destinata di 6mila 276, 67 euro. La Milia ha anche ricordato l’attivazione del sistema di videosorveglianza, la messa in sicurezza degli immobili comunali, l’acquisto di loculi, l’ultimazione dell’ecocentro e la conclusione della rete di accumulo energia fotovoltaico del locale polivalente.

“Anche per il 2018 – ha concluso – abbiamo proseguito il nostro impegno in favore delle associazioni locali (Cuncordu banaresu, Associazione sportiva Banari, Truma Bikers, Pro loco e comitati feste patronali)”.

Nella sua relazione, la vicesindaca e Assessora ai Servizi sociali Paoletta Cabras ha sottolineato il fatto che “I risultati ci sono visto che tutto ciò che avevamo programmato è stato portato a termine: dall’educativa alla domiciliare, dalla ludoteca allo screening e al servizio prelievi, dalla gita sociale al soggiorno anziani dalla colonia estiva al viaggio con il treno della memoria”.

“Non possiamo – ha aggiunto – dimenticarci  comunque le grosse difficoltà che come amministratori abbiamo dovuto superare negli anni e che ci hanno posto nella condizione di rinunciare o di dover razionalizzare le spese”.