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Una lettera protocollata e inviata rispettivamente alla sede centrale del Gruppo Secur a Roma, alla Prefettura e Questura di Cagliari e alla direzione territoriale del Lavoro: la invia Antonello Lecis, della Ugl.
Il sindacalista scrive nero su bianco il dramma dei vigilantes che effettuano le ronde e i piantonamenti, i quali da novembre 2018 non percepiscono i loro salari.
La missiva
“Ai sensi e per gli effetti della legge 146/1990 come modificata della Legge 11/04/2000 n° 83 – si legge - la scrivente federazione dichiara l’immediata apertura dello stato di agitazione dei lavoratori della società indicata in indirizzo, che svolgono servizio di vigilanza armata presso enti committenti pubblici e privati. Questa decisione nasce a seguito dei ritardi sull’erogazione delle mensilità arretrate di novembre 2018, dicembre 2018 e tredicesima 2018, il mancato versamento del tfr nei fondi privati. Il mancato pagamento degli stipendi del personale che non lavora all’Eni – scrive Lecis - sono oggettiva causa di situazioni di difficoltà economica non più sopportabile col personale monoreddito con mutui e scadenze inderogabili, contravvenendo a quanto disposto delle disposizioni del DM 269/2010 allegato A 3.3, dimostrare il rispetto degli obblighi contributivi e retributivi per gli istituti di vigilanza privata. Comunicheremo – conclude il referente dell’Ugl - le future iniziative sindacali”.