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Non chiamateli ‘sceriffi della notte’, non ne vale la pena. Mai definirli ‘eroi armati’ in divisa, non ne vogliono sapere perché l’indomani vogliono riabbracciare i loro bambini, a casa. Tengono però gli occhi aperti davanti a monitor e telecamere, fanno le ronde e i passaggi di controllo per prevenire furti, rapine, danneggiamenti: è meglio chiamarli più semplicemente ‘custodi della cosa pubblica e privata’, così le guardie giurate armate, stretti collaboratori fidati delle forze dell’ordine, preferiscono essere considerati dalla gente comune.
Capita spesso che l’allarme di un deposito, di un negozio, di un municipio o ancora di più di una scuola suoni all’impazzata oppure in silenzio arrivi l’input alla centrale operativa. Capita, così come è successo ieri notte, quando due ladruncoli cagliaritani, al termine di un’incursione all’interno del Liceo linguistico “De Santictis”, in via Cornalias, sono stati ammanettati dai Carabinieri: «Alle ore 02.45 – fanno sapere dall’istituto di Vigilanza Gpr Security – è scattato il segnale di allarme intrusione nell’istituto scolastico che monitoriamo tramite il sistema centrale remoto, Immediatamente, come da prassi operativa, sul posto è stata inviata una guardia giurata con autopattuglia, arrivato sul posto il vigilantes eseguiva un controllo riscontrando il vetro sfondato di una porta sul retro e accortosi della presenza all’interno di due individui intenti a manomettere alcune macchinette distributrici, dai nostri uffici sono stati contattati i Carabinieri che giunti sul posto hanno provveduto ad arrestare in flagranza di reato i responsabili».
Non è la prima volta che accade, sia alla Gpr Security (società guidata da Giuseppe Perra) che in alti istituti di vigilanza: “I nostri ragazzi rischiano ma sono prontamente addestrati e preparati a non agire mai d’istinto – fanno sapere dalla centrale operativa cagliaritana della Gpr – il compito è tutelare i beni altrui, delle utenze, con grande responsabilità e senso del dovere. Non si può mai sapere se i malintenzionati sono armati oppure no, meglio non mettere a repentaglio la propria vita».