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Da oggi sino al 4 giugno Cagliari ospita il 23/o raduno nazionale dell'associazione Vigili del Fuoco, un evento patrocinato dalla Giunta e dal Consiglio regionale, dal Comune capoluogo, in collaborazione con il Teatro lirico.
La base del raduno è un villaggio turistico a Germeas, ma tutte le iniziative più importanti si svolgeranno a Cagliari. Tra gli eventi il 2 giugno Pompieropoli, attività ludico-formativa riservata agli studenti scuole più una mostra statica di alcuni automezzi dei Vigili del Fuoco, quindi l'intitolazione della caserma di Sanluri alla medaglia d'oro al valor civile Massimo Casu, deceduto in servizio nel 2003 a Samassi. Si prosegue il 3 con il concerto della banda musicale del Corpo mentre il 4 grande sfilata per le vie di Cagliari. In città sono attesi 600 vigili e 1.500 partecipanti, tra cui una delegazione dalla Svizzera e i rappresentanti di dieci associazioni combattentistiche e d'Arma. Alla sfilata saranno presenti anche cinque mezzi.
"E' un onore ospitare in Sardegna il raduno - ha detto il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau - è un Corpo al quale mi sento particolarmente legato avendo avuto l'onore di entrarne a far parte come socio onorario, durante la mia attività professionale come responsabile del 118 di Sassari e Nuoro". "C'è un doveroso senso di gratitudine per il lavoro infaticabile dei Vigili del fuoco a favore del territorio - ha poi sottolineato l'assessore all'Urbanistica Cristiano Erriu - La Sardegna è un territorio fragile che ha bisogno di un particolare sostegno e i pompieri, accanto al Corpo forestale e ai barracelli, rappresentano un punto fermo insostituibile". Il vice sindaco di Cagliari, Luisanna Marras, ha messo l'accento sul traino innegabile che l'evento avrà per la città.
"Si tratta di un'ulteriore occasione di promozione", ha spiegato. Quanto alle ragioni che hanno portato a scegliere Cagliari quale sede del raduno, il presidente nazionale dell'associazione Vigili del Fuoco, Gianni Andreanelli, ha indicato "la vocazione turistica, le sue tradizioni storiche e folcloristiche e il suo elevato patrimonio culturale ed artistico, ma anche i problemi di dissesto idrogeologico e la medaglia d'oro al valor militare insignita alla città per le distruzioni subite nei bombardamenti del 1943".