La grandine di maggio mette in ginocchio gli operatori agricoli di Atzara. L'improvviso temporale di sabato scorso nel centro del Mandrolisai ha, infatti, devastato circa trenta ettari di vigne nelle campagne circostante l'abitato.

«Si tratta di un vero e proprio disastro»,conferma Paolo Savoldo delle cantine “Fradiles”: «La violenza dei chicchi di ghiaccio ha spezzato i rami che ancora non avevano lignificato, facendo cadere anche le foglie e i grappoli delle viti. Abbiamo verificato l'entità dei danni che purtroppo fin da subito sono apparsi ingenti. Il disastro si ripercuoterà non solo sulla vendemmia di quest'anno, ma anche su quella del prossimo».

La grandinata è durata relativamente poco tempo, ma l'intensità delle precipitazioni ha compromesso duramente il lavoro delle aziende vitivinicole e dei vignaiuoli del paese. In pochi minuti, infatti, è stato vanificato buona parte del duro lavoro portato avanti nel tempo con sacrificio e pazienza. Le zone colpite sono state, tra le altre, quelle di  Creccherie,  S'enna 'e s'arena, Mortuoe, Angraris e Sulimu. 

«In molte vigne - dice Savoldo - la vendemmia di quest'anno porterà un raccolto dimezzato a causa della grandine. Noi abbiamo registrato danni in circa quattro ettari delle nostre coltivazioni. Speriamo che le piante riprendano quanto prima il loro naturale ciclo vegetativo».

Ora toccherà ai tecnici, a partire dal Comune, valutare se esistano i presupposti per proclamare lo stato di calamità naturale.