Lo sguardo di Vinicio Capossela sul mondo è un sogno selvaggio, sempre in movimento. La Sardegna arcaica è attrazione fatale per un artista che trascrive con la musica le sue emozioni.

L’incontro di Capossela con Ovodda e la cultura dell’Isola è una ricerca costante aperta al confronto con il mistero che il passato ha sepolto, lasciando aperti inediti percorsi di lettura. “Nessuna linea può essere cancellata” afferma il cantante che in occasione del mercoledì delle Ceneri di Ovodda ha impresso nella sua pagina di Facebook note che rivendicano passione e conoscenza per il cuore della Barbagia. 

“Un mercoledì a nero di notte” è il titolo che invita alla lettura del suo pensiero. <<A chiusura del carnevale>>, scrive Capossela, <<un saluto con le mani sporche di cenere a tutti quelli che hanno carnascialmente sovvertito l'ordine costituito nei giorni scorsi. E in particolare agli amici di Sardegna, di Barbagia, di Ovodda che si sono inventati il mercoledì delle ceneri più nero del mondo. Alle loro facce dipinte di notte. A riscatto di tutte le avversità che l'anno scorso sono piovute abbondanti. Un forte abbraccio sonante di campanacci>>.

Nel 2012 il poeta cantautore aveva già commentato il Carnevale di Ovodda: “…Eccoci tinti di vino forte/Bufa, bufa!/Ci dicono, ci impongono…/Il mondo si è ribaltato. Si è fatto nero…”.

Un fiume di commenti e di condivisioni ha fatto seguito alla pubblicazione del post, incoronando Capossela principe degli estimatori di un Carnevale che lascia una traccia indelebile in chi lo vive.