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Le antiche tradizioni della Sardegna in mostra in tutte le possibili sfaccettature: dopo Nuoro, Orosei, Olbia, Sassari e Cabras, “Voci di Maggio” sbarca nella splendida cornice di S. Caterina di Pittinuri.
Sarà la borgata marinara del Comune di Cuglieri a ospitare, il 13 e 14 maggio, l’edizione 2016 dell’evento di musica, artigianato, moda e gastronomia di maggior richiamo in Sardegna.
Grazie alla manifestazione nata 16 anni fa grazie all’intuito dell’Associazione Culturale “Istentales”, per due giorni andrà in scena una grande festa di popolo con migliaia di persone che affolleranno S. Caterina di Pittinuri grazie a un ricco programma che prevede convegni, sagre, dimostrazioni, laboratori del “fare” e rievocazioni storiche, senza dimenticare il grande concerto finale che la sera del 14 maggio vedrà salire sul palco alcuni dei più grandi artisti del panorama isolano e nazionale: Luca Carboni, Equipe 84, Tullio De Piscopo, Danilo Sacco, Istentales e Alberto Bertoli, sono solo alcuni dei nomi che si alterneranno sul palco a partire dalle ore 20, affiancati da tante altre voci dell’isola e non solo.
La festa prenderà il via il 13 con “Moda di Maggio”, la sfilata dedicata alle creazioni dei migliori stilisti dell’isola, seguita dal concerto di Danilo Sacco, mentre il giorno successivo più di 100 ragazzi si sfideranno davanti a un pubblico delle grandi occasioni per il torneo di solidarietà di calcio a cinque.
Sin dalla sua prima edizione, “Voci di Maggio” punta a riscoprire le tradizioni agro-pastorali della Sardegna e a valorizzare le realtà produttive presenti sul territorio; e così anche quest’anno ampio spazio sarà dato a commercianti, artigiani, Pro Loco regionali e agricoltori: ovvero al cuore pulsante dell’isola in tutte le sue possibili articolazioni.
E’ il caso, ad esempio, della fiera dei prodotti tipici e artigianali, della rievocazione degli antichi mestieri e dell’esposizione di trattori agricoli e attrezzature d’epoca. Per tutta la durata della manifestazione i maestri nell’arte della pittura, della lavorazione del legno e della pietra, scalpellini, coltellinai, maestri del ferro battuto, artigiani della carapigna e del torrone di Tonara, orafi e maniscalchi presenteranno le loro attività tradizionali, uniche e rappresentative, che riporteranno tutti indietro nel tempo.
E saranno gli stessi pastori a mostrare al pubblico i segreti dell’antica arte della preparazione e della lavorazione del formaggio e della ricotta, mentre non mancheranno la divertente gara di tosatura delle pecore e il “battesimo della sella” per bambini e adulti.
In entrambi i giorni della festa è in programma anche “Hannibalica 2015 a.C.”, la rievocazione della battaglia di Cornus, con circa 200 rievocanti in abiti d’epoca che faranno rivivere – grazie al contributo dell’Istituto Italiano di Archeologia – il villaggio più antico e importante per la cultura identitaria sarda: Cornus, una delle prime città dell’isola, fu infatti punto di riferimento e designata capitale dei nuragici ai tempi delle rivolte capeggiate da Amsicora.
E grande protagonista sarà, come di consueto la gastronomia. Se per tutti e due i giorni della manifestazione si potrà curiosare fra i banchi degli agri-mercati “Campagna Amica” di Coldiretti e fra gli stand delle cantine sociali e delle aziende lattiero-casearie del territorio, il 13 maggio sono in programma la sagra del vitello a cura della Pro Loco di Bonnanaro e la vetrina eno-gastronomica con piatti tipici locali curata dall’Associazione Cuochi Sardegna.
Il giorno successivo sarà la volta del maialetto di Nughedù San Nicolò, del prosciutto Ogliastrino di Talana, delle ciliegie di Bonnanaro e della crapigna di Aritzo, mentre Mamoiada esporrà le sue famose maschere tradizionali.
S. Caterina di Pittinuri, insomma, sarà il teatro