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La Consulta regionale delle politiche sociali, l'organismo a cui partecipano i rappresentanti delle organizzazioni delle professioni sociali e sanitarie, nonché i rappresentanti del mondo del Terzo settore e dei sindacati, ha approvato il nuovo Piano dei servizi alla persona per il triennio 2021/23, predisposto dall'assessore regionale dell'Igiene, Sanità e dell'Assistenza sociale, Mario Nieddu.
Il documento, che rappresenta lo strumento di indirizzo, coordinamento e programmazione dei servizi sociali e socio-sanitari, inizierà ora il suo iter in Giunta per poi approdare in Consiglio regionale.
"Abbiamo realizzato un Piano dei servizi sociali - dichiara l'assessore Nieddu - che in Sardegna mancava da sedici anni. Lo abbiamo fatto partendo da un'analisi che fotografa la situazione all'interno del nostro territorio e quindi dai bisogni dei cittadini, mantenendo lo sguardo al futuro. Il nuovo Piano, in linea con il Programma regionale di sviluppo 2020 - 2024, indica le priorità d'azione, gli obiettivi e le risorse, in un sistema unitario che valorizza il ruolo dei Plus, dei Comuni e del Terzo settore e vuole portare innovazione per migliorare l'efficacia e la fruibilità delle misure e dei servizi rivolti ai cittadini".
Le priorità e gli obiettivi del Piano sono declinati su quattro pilastri: politiche per le famiglie (con azioni come l'attivazione dei centri per la famiglia per la promozione del benessere familiare, interventi di contrasto alla povertà, conciliazione vita lavoro, contributi per l'accesso ai servizi per la prima infanzia, contrasto al disagio giovanile e politiche a favore degli anziani); interventi di contrasto alla povertà e per la non autosufficienza (tra cui la riforma delle leggi di settore, la creazione di percorsi di presa in carico e accompagnamento all'autonomia per i pazienti psichiatrici, la dotazione di tecnologia domotica alle persone con disabilità, l'avvio dei nuovi avvisi INCLUDIS, la programmazione e accreditamento delle strutture sociali e sociosanitarie per disabili e anziani e l'implementazione del sistema informativo per la gestione delle dimissioni protette); Inclusione sociale (con misure che prevedono l'inclusione attiva dei soggetti fragili, politiche per le pari opportunità e di contrasto alla violenza sulle donne e programmazione e accreditamento di strutture sociali e sociosanitarie per minori); riforma del terzo settore (con il potenziamento del sistema integrato dei servizi sociali, attivazione dell'Ufficio regionale del Registro Unico Nazionale del Terzo Settore, supporto agli enti del Terzo Settore per la programmazione e l'accesso alle risorse).
Una parte rilevante del Piano riguarda gli interventi per la non autosufficienza e l'assistenza domiciliare, dove le risorse programmate ammontano a oltre 740 milioni di euro nel triennio: "Il sostegno ai più fragili e alle loro famiglie resta una priorità che continuiamo a perseguire con forza", dichiara l'assessore Nieddu.