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Promossa dalla Caritas di Ales-Terralba e organizzata dalla Delegazione regionale Caritas Sardegna, la trentesima edizione della marcia della Pace si è svolta, nella giornata di ieri, giovedì 29 dicembre, per la prima volta a Cagliari e ha accolto come slogan il messaggio di Papa Francesco “La nonviolenza: stile di una politica per la pace”.
Nel sagrato della Basilica di Bonaria si sono radunate circa duemila persone che hanno attraversato, tra i canti e i colori delle bandiere arcobaleno via Roma e viale Trieste per giungere e fermarsi in piazza Trento e dare vita ad un momento di riflessione, di condivisione e di confronto.
L’ospite della manifestazione è Don Maurizio Patriciello, parroco di Parco Verde di Caivano, nella Terra dei Fuochi. Don Maurizio è stato definito “un Testimone di verità” e con parole suggestive ed emozionanti è riuscito a coinvolgere tutti i presenti.
Parole le sue che smuovono la coscienza, che riscaldano il cuore e che inducono alla meditazione: “bisogna partire dalla non violenza come stile di vita personale, che parta dalle piccole cose, attraverso un cuore pacificato, sereno. Bisogna rifiutare gli atti di prepotenza, perché dietro essi c’è sempre qualcuno che paga anche con la vita. Non ci sarà mai pace senza giustizia.”
Una combinazione di etnie, religioni, cittadini comuni, studenti, autorità e religiosi tutti uniti per dire “No alla violenza, No alla guerra, No alla povertà”. Una voce unica tra le tante lingue ad invocare, ancora una volta, la pace. Tra i vari striscioni il più rappresentativo e significativo è quello che recita “siamo tutti sullo stesso barcone”, sorretto con dignità e speranza dai migranti ospiti di una comunità e dai loro educatori.
Durante il suo intervento l’arcivescovo di Cagliari Monsignor Arrigo Miglio, ha lanciato un invito: “non essere egoisti e mettercela tutta perché la cultura della pace diventi un fiore all’occhiello delle nuove generazioni.”
Un invito che ognuno di noi dovrebbe cogliere e coltivare, affinché un mondo migliore sia realmente possibile.