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La Sardegna si prepara a tornare in zona arancione. Ecco cosa cambierà nella quotidianità.
Per quanto concerne gli spostamenti, sarà possibile uscire di casa senza limiti di orario verso tutto il territorio nazionale per ragioni lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. Dalle ore 5 alle 22 ci si potrà spostare nel territorio del proprio Comune senza giustificare il motivo. Nella medesima fascia oraria ci si potrà spostare verso l'intero territorio nazionale se provvisti del green pass (ecco cos'è). Sarà sempre consentito il rientro presso la propria residenza, domicilio o abitazione. I residente nei comuni fino a 5.000 abitanti potranno spostarsi, tra le 5 e le 22, entro i 30 km dal proprio Comune, ma non potranno raggiungere i capoluoghi di Provincia.
Su le serrande di negozi, parrucchieri e centri estetici. Nessuna limitazione alle categorie di beni vendibili. Chiusi gli esercizi all'interno dei centri commerciali e mercati nelle giornate festive e prefestive, eccezion fatta per farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, lavanderie e tintorie, punti vendita di generi alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi, edicole, librerie. Bar e ristoranti saranno chiusi al pubblico ma, come in zona rossa, potranno fare asporto fino alle 22 o fino alle 18 per le bevande, consegna a domicilio senza limitazioni orarie.
Ancora chiuse palestre e piscine. Non si possono praticare sport di squadra e di contatto (tranne nel caso di atleti e manifestazioni riconosciute a livello nazionale). Riaprono invece i centri sportivi all’aperto. Lo sport individuale e l'attività motoria potranno esercitarsi in forma libera, purché dentro i confini del territorio comunale. Se non sono presenti strutture idonee nel luogo di residenza, anche in un Comune limitrofo. Ok alla pesca sportiva.
Per quanto riguarda la scuola didattica in presenza per gli alunni della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e del primo anno della scuola secondaria di primo grado. Per la scuola secondaria di secondo grado, didattica in presenza dal 50% al 75%, salvo limitazioni locali di specifici comuni in zona rossa.
Il servizio di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura rimane sospeso, ad eccezione delle biblioteche dove i relativi servizi sono offerti su prenotazione.