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Un vero e proprio master plan per le zone interne sul modello del Piano Sulcis per creare sviluppo nei comuni montani e collinari, circa 200 sui 377 tra quelli individuati negli allegati del Programma di sviluppo rurale.
Forza Italia propone un fondo da 100 milioni di euro per frenare lo spopolamento nelle zone svantaggiate. Fra gli strumenti c'è la leva della fiscalità di vantaggio con l'istituzione di punti franchi e l'esonero della tassazione degli utili fino a 10 milioni annui. Poi si prevede anche l'azzeramento dell'addizionale Irpef e dell'aliquota Irap per le imprese aventi sede legale nelle zone montane. Sul versante della famiglia, per aumentare le nascite, viene previsto un bonus bebè e misure per il recupero dei centri urbani.
"Vista la tendenza del presidente della Giunta di fare annunci ai quali non seguono atti concreti - ha spiegato il capogruppo Fi, Pietro Pittalis - sfidiamo il centrosinistra con una proposta che ha poco di analisi e va al cuore del problema".
"A due anni e sette mesi dall'insediamento della Giunta, il bilancio è drammatico - attacca il coordinatore regionale Ugo Cappellacci -. Mentre la giunta si limita a dare lezioni non portando risultati, le opposizioni portano idee per lo sviluppo delle zone interne". Secondo Marco Tedde, la proposta di legge serve a "colmare una voragine mostruosamente grande lasciata dalla maggioranza e dalla giunta nella legge di riordino degli enti locali", mentre Ignazio Locci sostiene che la giunta ha "tralasciato i piccoli comuni". Infine Edoardo Tocco punta l'attenzione sui servizi: "i territori sono abbandonati a se stessi".