Zucca day nei mercati di Campagna Amica, dove è partita la raccolta delle firme per fermare il cibo sintetico, quello prodotto in un bioreattore da cellule impazzite che ambisce a sostituire quello sano e naturale fatto dalle persone per le persone che contribuiscono all’Italia e alla Sardegna il fatto di vantare la miglior dieta del mondo (quella Mediterranea) e l’età media di vita più alta dell’universo.

"In tutti i 30 mercati settimanali di Campagna Amica - si legge in una nota di Coldiretti - così come negli uffici Coldiretti è possibile firmare la petizione già sottoscritta dalla premier Giorgia Meloni e alla quale ha già aderito la Lega Pro (Lega italiana calcio professionistico) che ha scelto la Sardegna con il derby Torres – Olbia per dare il via alla raccolta firme in tutti gli stadi italiani".

"Campagna Amica è l’antitesi al cibo sintetico, è il simbolo del cibo vero, buono e garantito, quello fresco e di stagione che parla del territorio e unisce gusto, identità e storia come dimostra anche la festa delle zucche che si sta tenendo questo fine settimane in tutti i mercati da Sassari (all’Emiciclo e al coperto di Luna e Sole) a Nuoro (coperto all’Exmè) da Oristano (coperto di via degli Artigiani) a Quarti Sant’Elena (a Pitz’e Serra). La zucca, l’ortaggio più grande del mondo, – spiega la Coldiretti – registra nella settimana di Halloween una corsa all’acquisto con il prezzo medio al dettaglio sul territorio nazionale che quest’anno in media va da 1,5 a 2 euro al chilo.  Complessivamente in Italia sono circa 2.000 gli ettari coltivati, il 25% dei quali in Lombardia. Si tratta per la quasi totalità di prodotti destinati al consumo alimentare anche se cresce la coltivazione di varietà di zucche a scopi ornamentali o da “competizione”".

"Accanto a varietà internazionali – continua la Coldiretti – gli agricoltori sono impegnati anche nella conservazione di quelle tradizionali. Sagre e fiere legate alla zucca rappresentano l’occasione per acquistare direttamente dai produttori zucche di tutte le dimensioni e varietà, comprese quelle non commestibili per usi ornamentali. Il consiglio della Coldiretti è di acquistare le zucche direttamente nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica per assicurarsi un prodotto Made in Italy ma anche per sostenere l’economia e l’occupazione locale in un momento difficile per il Paese".

"La legge impone di indicare l’origine sulle zucche fresche intere, ma non su quelle tagliate, né su quelle trasformate, né sui classici semi di zucca. Così – avverte Coldiretti – aumenta il rischio di portare a tavola zucche provenienti da Paesi dove non vigono le stesse regole sull’uso di antiparassitari, come nel caso dell’Egitto e della Tunisia, tra i principali esportatori in Italia assieme al Sudafrica con il quale arrivano a coprire quasi la metà del totale degli arrivi dall’estero. Nel 2021 l’Italia ha importato oltre 12,4 milioni di chili di zucca, in aumento del 44% rispetto agli 8,6 milioni di kg dell’ultimo anno pre Covid nel 2019, con consumi in aumento, trascinati anche dall’effetto lockdown, con l’aumento delle preparazioni casalinghe".

"La zucca – afferma la Coldiretti – è uno dei prodotti più versatili della cucina italiana e può essere utilizzata sia per le preparazioni salate che per quelle dolci ma anche abbinata a pasta, carne, formaggi e torte. Ma si sta affermando anche l’altra categoria di zucca quella ornamentale: si tratta di zucche di ogni tipo, che si differenziano per le dimensioni (di piccola taglia oppure enormi) per la forma (allungate a forma di tubo, a trombetta, a cappello, schiacciate, a spirale, tonde), per la buccia (rugosa, bitorzoluta, costoluta, liscia) e per il colore (di ogni tonalità, dal verde al rosso accesso, passando per zucche striate)".

"Ma è indubbio – continua la Coldiretti – che l’affermarsi della notte delle streghe ha aperto il nuovo “mercato” delle zucche intagliate con le quali si cimentano un numero crescente di italiani".