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"Il rischio teorico di importare nuove varianti Covid a causa dei viaggi in aereo senza mascherina sdoganati negli Usa c'è". Lo dice all'Adnkronos Salute il virologo Fabrizio Pregliasco, docente all'università Statale di Milano. Gli Stati Uniti stanno fronteggiando la crescente diffusione di alcune sottovarianti di Omicron 2 ancora più contagiose della stessa BA.2, già dominante del mondo.
Nello stato di New York, in particolare, la maggioranza dei nuovi casi di Covid-19 è riconducibile a sottolignaggi BA.2.12 e BA.2.12.1, quest'ultimo ritenuto - stando agli ultimi dati riportati su Facebook dallo scienziato Eric Topol dello Scripps Institute - circa il 20% più trasmissibile di Omicron 2. E adesso che le principali compagnie aeree, dopo il pronunciamento di un giudice, stanno revocando l'obbligo di mascherina, potrebbe aumentare la probabilità di 'importare' questi virus.
"A mio avviso - ribadisce il direttore sanitario dell'Irccs Galeazzi di Milano - al di là dell'obbligo o meno al chiuso, che in Italia verrà discusso a breve in vista della scadenza del 30 aprile, l'utilizzo della mascherina durante i viaggi aerei, specie a lunga percorrenza, resta utile. Soprattutto se si è fragili o caregiver di fragili". Anche se, riconosce il virologo, "è un destino quello di una transizione verso una normalità fatta di maggiori aperture e regole meno stringenti".