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Sale a 20mila ettari l'area distrutta dalle fiamme del gigantesco rogo che sta devastando le campagne, le aziende agricole e lambendo i paesi dell'Oristanese. Intanto è scattata una nuova allerta tra Seneghe e Macomer perché il fronte del fuoco si sta spostando verso nord nel Marghine.
A Borore una trentina di famiglie sono state sfollate in via precauzionale a causa del fumo denso, delle alte temperature e dell'aria irrespirabile. Vanno ad aggiungersi alle 400 persone, tra i quali gli ospiti di una casa di riposo, sfollati a Scano Montiferro, dove la situazione sembra essere attualmente sotto controllo e alle 50 famiglie che hanno dovuto abbandonare le case a Santu Lussurgiu nel primo pomeriggio di oggi quando il fuoco ha ripreso di intensità. Nella tarda mattinata erano state allontanate altre 200 persone a Porto Alabe, mentre durante la notte avevano dovuto lasciare le case circa 400 persone di Cuglieri e Sennariolo. A Macomer il sindaco ha lanciato un "invito allo sgombero delle campagne dalla presenza umana".
Secondo l'assessore regionale dell'Ambiente Gianni Lampis, "la stima dei danni ambientali, sociali ed economici è incalcolabile. Solo sul Montiferru ci sono 20 mila ettari bruciati".