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Patrizia Cormos avrebbe chiamato per 4 volte il 112 in mezz’ora, senza ricevere risposta.
Un nuovo risvolto nel caso della tragedia del Natisone, in cui hanno perso la vita travolti dalla piena del fiume la 20enne e la sua amica 23enne mentre il fidanzato di quest’ultima, Cristian, di 25, risulta ancora disperso.
Come riporta Il Messaggero, la procura avrebbe avviato un’indagine contro ignoti, a scopo precauzionale, per omicidio colposo nei confronti dei soccorritori.
“In queste vicende, per procedere bisogna configurare responsabilità di tipo omissivo, non commissivo – ha detto il procuratore della Repubblica di Udine, massimo Lia, a Il Messaggero - Condurremo tutti gli accertamenti del caso, per accertare se i soccorsi sono stati tempestivi. Mi preme, però , segnalazione che, allo stato attuale, non ci sono elementi specifici che ci fanno andare in questa direzione, ma le verifiche sono in fase iniziale”.
La prima telefonata della 20enne al 112 è registrata alle ore 13:29. In circa 30 minuti la situazione è precipitata, mentre l’ultima chiamata della giovane non ha ricevuto risposta. Però si era già attivata la macchina degli interventi. Il 112 ha ricevuto inoltre diverse chiamate di alcune persone sul ponte, come l’autista di uno scuolabus.
Sono diversi i nodi ancora da sciogliere, tra cui la tempestività dei soccorsi e l’elicottero decollato da Venezia, troppo lontano dal luogo dove poi si è consumata la tragedia.