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Alzi la mano chi, guardandosi allo specchio, non ha mai storto il naso di fronte agli inestetismi della pelle! Capita a tutti, anche a chi si impegna nel ripetere che la perfezione non esiste. Verissimo, su questo non c’è dubbio. Che male c’è, però, a volersi migliorare?
Quando si parla di questo argomento, si apre una parentesi che può essere diversa da persona a persona. Gli inestetismi della pelle sono infatti vari.
Ce ne sono alcuni che, però, sono più detestati degli altri. Al primo posto troviamo le rughe, frutto di fattori che comprendono innanzitutto la riduzione della sintesi di collagene, la proteina più abbondante nel corpo umano, ed elastina.
Tra gli inestetismi più temuti e – diciamolo pure – più odiati (in particolare dalle donne) c'è sicuramente la cellulite, che si manifesta con i classici cuscinetti adiposi sulla pelle. Fortunatamente, la tecnologia moderna offre numerose tecniche per contrastare questo inestetismo (il sito lasermilano.it, specializzato in laser medicali, segnala come si possano eseguire trattamenti anticellulite con vari macchinari) e ridurre significativamente i depositi di grasso che la caratterizzano, tuttavia è importante sapere quali possono esserne le cause e prevenire la sua formazione.
Per combatterla, è essenziale lavorare anche sul miglioramento dello stile di vita, intervenendo su aspetti come l’alimentazione, che dovrebbe essere caratterizzata da un apporto ridotto di cibi proinfiammatori, e l’attività fisica.
Un altro inestetismo molto comune tra le donne - e temuto in questo periodo dell’anno tra mare e vestiti corti - è la ritenzione idrica. Frutto di un funzionamento non adeguato del sistema circolatorio e di quello linfatico, la ritenzione di liquidi comporta, esattamente come la cellulite, un focus sullo stile di vita.
Partire dall’alimentazione, ottimizzando l’apporto idrico, può fare la differenza.
Importante è sottoporsi il prima possibile a un esame come l’ecocolordoppler, così da accertare l’assenza di problematiche come l’insufficienza venosa, che possono impattare sulla salute cardiovascolare.
Inestetismi diffusi e odiati: quali sono gli altri?
Quando arriva la bella stagione, tantissime persone, non solo di sesso femminile, si guardano allo specchio e non sono soddisfatte del proprio fisico per via della presenza di smagliature.
Questi segni, definibili come delle vere e proprie cicatrici frutto del cedimento dei tessuti cutanei, cambiano cromia nel tempo. Inizialmente sono rosse - fino a che mantengono questo colore, diventa più facile intervenire con la certezza di ottenere risultati grazie a trattamenti che possono comprendere, per esempio, la carbossiterapia - per poi diventare di un colore simile al bianco.
Frequenti su zone del corpo come il seno, l’addome e le cosce, sono il risultato di repentine variazioni di peso.
Possono comparire durante la gravidanza - si possono vedere già prima del parto in quanto, sull’addome, la crescita dell’utero provoca uno stiramento spesso eccessivo della cute - ma anche in adolescenza, a causa della crescita rapida del seno.
A influire sulla loro insorgenza contribuiscono pure fattori come lo stress e le terapie farmacologiche, tra cui quella con i corticosteroidi. Un fattore di rischio di indubbia rilevanza è la Sindrome di Cushing, malattia che si contraddistingue per un’anomala ed eccessiva produzione dell’ormone ACTH. Questa situazione clinica annovera, tra i vari effetti, una riduzione drastica dell’elasticità della pelle.
Concludiamo parlando del cosiddetto diet resistant fat. Si tratta di piccoli accumuli adiposi che colpiscono persone spesso in perfetta forma fisica. Come è chiaro dall’espressione inglese sopra riportata, resistono alla dieta sana e all’esercizio fisico.
In questo caso, si può intervenire con l’intervento di chirurgia estetica di liposuzione e, qualora la cute dovesse presentare delle lassità, fare riferimento alla radiofrequenza.
Non è assolutamente il caso di allarmarsi e di pensare che lo stile di vita sano sia inutile. Molto spesso, infatti, gli accumuli adiposi localizzati sono frutto della genetica.