Milano, 15 set. (Adnkronos Salute) - Alleanza tra le Fondazioni Inf-Act e Armenise-Harvard per sostenere scienziati a metà carriera impegnati nella lotta alle malattie infettive emergenti. Si apre oggi un bando che mette a disposizione 450mila euro suddivisi in 3 borse da 150mila euro l'una, rivolto a ricercatori in attività da almeno 5 anni, ma da meno di 12 anni, affiliati a uno dei 25 partner del Consorzio Inf-Act focalizzato proprio sul tema delle nuove minacce infettive. Le candidature sono aperte fino al 15 ottobre 2023. Informazioni e modalità di iscrizione sono illustrate online sui siti degli enti promotori (https://www.inf-act.it e armeniseharvard.org).

"Nella carriera dei ricercatori - spiega Federico Forneris, presidente della Fondazione Inf-Act - spesso le possibilità di accedere a risorse economiche per sviluppare progetti competitivi si riducono significativamente quando si diventa 'mid career', ossia quando giunge il momento di consolidare le attività di ricerca scientifica avviate solo qualche anno prima, magari con investimenti anche molto consistenti per l'allestimento di laboratori e infrastrutture. La Fondazione Inf-Act coordina in un unico progetto nazionale le attività di molti atenei italiani, oltre a enti di ricerca tra cui l'Istituto superiore di sanità, il Consiglio nazionale delle ricerche, l'Associazione Istituti zooprofilattici sperimentali, alcune Fondazioni e Irccs e realtà del settore privato, accomunati dall'ambizione di rinnovare l'approccio della ricerca sulle malattie infettive per gestire al meglio l'emergere di possibili nuove epidemie. Abbiamo colto subito l'opportunità offerta dalla sinergia con la Fondazione Armenise-Harvard, che ci permetterà di investire in 3 ambiziosi progetti di ricerca, selezionati attraverso le rigorose procedure della Fondazione Armenise-Harvard. Un'ulteriore quota di risorse dell'ambizioso progetto Pnrr coordinato dalla Fondazione Inf-Act".

"Ci aspettiamo candidature da ricercatori impegnati nei diversi aspetti che le malattie infettive emergenti richiedono di fronteggiare, con approcci innovativi, trasversali e multidisciplinari", auspica Forneris. "La loro esperienza - conclude - sarà utile per esplorare le potenzialità e le capacità della moderna ricerca scientifica, in cui la salute umana è interconnessa alla salute animale e ambientale (One Health)".