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Portrait of female doctor choosing mammary prosthesis with her patient over white background.
Da marzo 2019 ad agosto 2021, c'è stato un "incremento costante" degli interventi per protesi mammarie effettuati anche se con una "flessione nei mesi estivi". Ma la pandemia Covid "ha inciso sul numero di interventi, che risultano sensibilmente diminuiti durante il lockdown".
E' quanto emerge dalla fase pilota del Report del Registro Nazionale degli impianti Protesici Mammari, sviluppato dall'Istituto Superiore di Sanità, che contiene dati preliminari da cui si evidenzia la tendenza dei pazienti a spostarsi tra regioni diverse.
"Recenti stime - si legge - indicano che circa 35 milioni di pazienti in tutto il mondo si siano sottoposti a impianto di una protesi mammaria". In Italia, in base alle attività sorveglianza del mercato, "vengono impiantate circa 55.000 le protesi mammarie mediamente ogni anno".
I dati raccolti in questa fase 'pilota' della piattaforma informatica, però, ne contano una solo parte e "non possono essere considerati rappresentativi dell'attività svoltasi in Italia in materia di chirurgia plastica tra il 2019 e il 2021" perché sono "il risultato dell'attività dei medici che volontariamente hanno aderito alla fase pilota", ovvero 269 chirurghi operanti in 230 strutture sanitarie.
Il totale delle procedure effettuate è stato di 7.734, di cui 7.456 per protesi mammarie impiantate e 1.966 rimosse. La regione Toscana ha registrato il maggior numero di interventi inseriti, probabilmente grazie ad attività mirate a promuovere l'alimentazione del registro pilota degli impianti protesici mammari.
Quanto alla mobilità regionale: il 2,8% delle pazienti siciliane o il 4,1% di quelle laziali si sono operate in regioni diverse da quelle di residenza ma la percentuale sale al 68,8% tra le pazienti campane. Di contro, in Lombardia il 30,8% dei pazienti operati proviene da fuori regione e la Toscana ha un 3,4% di pazienti dall'estero. Il 60,2% delle procedure hanno avuto finalità ricostruttive, il 39,8% estetiche. Il 74,6% delle procedure riguardano l'impianto per la prima volta di una protesi mammaria; nel 25,4% dei casi si tratta invece di sostituzione o rimozione.